Da lunedì l’Agenzia italiana del farmaco avrà una direttrice generale. Sarà Annarosa Marra, il funzionario con maggiore anzianità, a sostituire Nicola Magrini alla fine del suo mandato. Un incarico temporaneo per Marra perché l’Aifa è stata riformata e nel giro di “2-3 mesi” avrà un nuovo assetto. Che, per il ministro della Salute Orazio Schillaci, “assicurerà maggiore efficienza e rapidità dell’approvazione dei medicinali. Alla presidenza del Consiglio di amministrazione resta il virologo Giorgio Palù“. In una intervista al Corriere della Sera sostiene che Aifa “manterrà la sua indipendenza”, ma sono diversi gli esperti tra cui il farmacologo Silvio Garattini a esprimere perplessità. Marra “già responsabile del servizio di farmacovigilanza” governerà “l’ente in via temporanea fino a quando sarà pronto il nuovo regolamento che ridisegna l’organismo. Contiamo di farlo in 2-3 mesi”.

Lo scorso 14 dicembre è stata approvata la riforma dell’Aifa con un decreto legge, uno dei primi provvedimenti del governo Meloni. La riforma dell’Agenzia del farmaco prevede un ampio riassetto nella gestione e nell’amministrazione dell’ente regolatorio. Ed è in questo ambito che è stata abolita la figura del direttore generale, che attualmente ha tutti i poteri di gestione e ne dirige l’attività, mentre il presidente Aifa è diventato rappresentate legale dell’Agenzia. La riforma ha previsto che sarà un decreto del ministero della Salute, di concerto con Funzione pubblica e Mef, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, a individuare non più solo le funzioni, ma anche le modalità di nomina dello stesso presidente di Aifa, nonché del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico. Previsto l’accorpamento delle attuali due Commissioni che si occupano di prezzi e rimborsi e della valutazione scientifica dei nuovi medicinali. La nuova Commissione unica (Cse) sarà anch’essa nominata secondo criteri e modalità che saranno stabiliti dallo stesso decreto. Il cambio della guardia all’Aifa avverrà martedì prossimo.

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