“Lui non era soltanto un latitante di mafia, ma aveva un ruolo ben definito all’interno dell’organizzazione ‘Cosa Nostra’. Lui è il capo della provincia mafiosa Trapanese di ‘Cosa Nostra’, quindi da qui l’esigenza di tutelarsi e proteggersi dalle attività investigative, sfruttando al massimo la rete, non solo di favoreggiatori, ma anche la rete che costituisce l’assetto militare, la struttura organica dell’intera associazione mafiosa. Il latitante si è avvalso di questo e ha passato, secondo quelle che sono le ricostruzioni e le indagini fatte in questi anni, gran parte del suo periodo di latitanza nella provincia di Trapani”. Lo ha detto il generale Pasquale Angelosanto, ospite di Sky Tg24 Buongiorno.

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