Si è aperta questa mattina, 2 gennaio, la camera ardente per Benedetto XVI. La salma del Papa emerito, scomparso a 95 anni il 31 dicembre, sarà esposta fino al 4 gennaio nella Basilica Vaticana, per la venerazione pubblica dei fedeli. Poi, il giorno successivo, avverrà l’ultimo saluto a Joseph Ratzinger: i funerali sono previsti per le 9.30 del 5 gennaio, in piazza San Pietro.

“Grazie a lui ho ritrovato la fede e spero mi stia vicino in questo periodo difficile della mia vita”, ha raccontato una fedele. Sono centinaia le persone giunte da tutta Italia e dall’estero che fin dall’alba si sono messe in fila per porgere l’ultimo omaggio all’ex pontefice. “Penso sia stato come una bussola, le sue parole hanno indicato la strada anche nel nascondimento con una finezza d’animo che non si trova più”, ha spiegato un altro fedele. Molte anche le personalità delle istituzioni giunte in Vaticano, tra cui Sergio Mattarella e Giorgia Meloni.

Quello del 5 gennaio sarà il primo funerale di un Papa emerito. Una celebrazione che sarà presieduta dal suo successore, Papa Francesco. Mai prima d’ora un pontefice aveva presieduto il funerale del suo immediato predecessore. Benedetto XVI ha da tempo disposto che la sua sepoltura avvenga nelle Grotte Vaticane, nella stessa cappella dove è stato sepolto san Giovanni Paolo II che ora riposa nella Basilica di San Pietro.

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“La morte di Ratzinger avvicina le dimissioni di Francesco? Tutto si gioca nelle prossime settimane”. L’analisi del vaticanista del Fatto.it

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