Le autorità statunitensi potrebbero presto muoversi contro Binance, principale piattaforma per lo scambio di criptovalute al mondo, fondata da Changpeng Zhao. Secondo quanto scrive l’agenzia Reuters divisioni tra i pubblici ministeri del Dipartimento di giustizia stanno rallentando le conclusioni dell’indagine penale iniziata nel 2018, incentrata sul rispetto della regolamentazione anti riciclaggio statunitense. Alcuni dei procuratori coinvolti ritengono che già ora le prove raccolte giustificherebbero un’azione contro la società e la presentazione di imputazioni penali anche nei confronti di Zhao. Altri pubblici ministeri chiedono più tempo per esaminare meglio le prove.

Reuters ha ricostruito come si sta sviluppando l’indagine. Secondo le fonti interpellate dall’agenzia gli avvocati della difesa, lo studio legale Gibson Dunn, negli ultimi mesi hanno tenuto diversi incontri con i funzionari del dipartimento di Giustizia. La società avrebbe anche fatto presente che un procedimento penale provocherebbe il caos in un mercato delle criptovalute. Il settore delle criptovalute attraversa una fase turbolenta. Nell’ultimo anno il bitcoin ha perso il 66% del sui valore e cali simili, se non peggiori, hanno interessato le altre valute digitali. Lo scorso è fallita la piattaforma concorrente Ftx, svelando un gigantesco sistema fraudolento. Proprio Binance, che con il collasso di Ftx ha ulteriormente rafforzato la sua posizione dominante, si è mossa per cercare di arginare lo smottamento del settore, tra l’altro proponendo la creazione di un fondo per fornire liquidità di emergenza alle società in difficoltà. Svolgendo quindi il ruolo di una sorta di banca centrale degli operatori del settore. Nelle ultime settimane Binance ha accusato un forte deflusso di fondi che sta cercando di arginare riducendo le commissioni per operare sulla sua piattaforma.

Le accuse che si stanno valutando sono quelle di transazioni di denaro senza licenza, associazione a delinquere per riciclaggio di denaro, hanno detto quattro persone vicine al dossier interpellate dall’agenzia. Non sono state prese decisioni definitive. Il Dipartimento di Giustizia potrebbe intentare un’accusa contro Binance e i suoi dirigenti, negoziare un accordo o chiudere il caso senza intraprendere alcuna azione. La società negli ultimi tempi avrebbe assunto numerosi ex funzionari pubblici per gestire i rapporti con la giustizia americana. Nel 2020 i pubblici ministeri hanno richiesto a Binance ampie documentazioni sui suoi controlli antiriciclaggio ed altro materiale. Nell’agosto 2021, la società ha interrotto la possibilità per gli utenti di aprire account fornendo solo un indirizzo email.

Reuters aveva riferito che diverse organizzazioni criminali, dai trafficanti di droga russi agli hacker nordcoreani avevano sfruttato questa funzione per spostare denaro in modo anonimo. Anche dopo che Binance ha richiesto a tutti gli utenti di procedere ad una identificazione, sono rimaste delle lacune nel sistema di controlli. Binance ha elaborato transazioni per oltre 1 miliardo di dollari per società crittografiche iraniane, mettendo la società a rischio di violare le sanzioni statunitensi. Nell’ottobre 2021, il vice procuratore generale statunitense Lisa Monaco ha annunciato la creazione di un National Cryptocurrency Enforcement Team (Ncet) per gestire le indagini sugli “usi criminali di criptovaluta, in particolare i crimini commessi dagli scambi di valuta virtuale”

“Non abbiamo idea di cosa accada dietro le quinte del Dipartimento di Giustizia USA, ne sarebbe appropriato commentare se l’avessimo. Siamo orgogliosi di avere tra le nostre fila alcuni dei più apprezzati cyber investigatori che rappresentano virtualmente tutte le principali agenzie di law enforcement a livello mondiale. Come hanno già fatto durante il loro pubblico servizio, i componenti del nostro team di circa 300 investigatori sta lavorando in prima linea per proteggere gli utenti da chi compie illeciti cercando di accedere al mercato cripto”, replica la società rigettando quanto scritto da Reuters.

Articolo Precedente

Pnrr, ritardi anche in Germania. Berlino chiede un rinvio alla Commissione Ue per la digitalizzazione delle ferrovie

next