La nuova indagine sulla Qualità della vita del Sole 24 Ore certifica la leadership della provincia Bologna che migliora la performance di cinque posizioni rispetto alla classifica dello scorso anno. L’indagine tiene conto di 90 indicatori, suddivisi in sei macro-categorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e salute, giustizia sicurezza, cultura e tempo libera. L’edizione di quest’anno prende in considerazione alcune delle sfide che stanno mettendo in difficoltà il tessuto economico e sociale del Paese: la guerra in Ucraina, il costo dell’energia e l’inflazione. Ma ci sono anche nuovi indicatori, come quello della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022.

La provincia di Bologna ha conquistato la testa della classifica, aggiudicandosi il record di diplomati e laureati tra i 25 e i 39 anni e il record di partecipazione elettorale. Ma la provincia emiliana è anche seconda per il più basso numero di neet (i giovani che non studiano e non lavorano) e per tasso di occupazione. In seconda posizione, subito dopo Bologna, c’è Bolzano che, tra gli indicatori di valutazione, ha ottenuto la prima posizione per tasso di occupazione in riferimento alle persone tra i 20 e i 64 anni. Le province del Trentino Alto Adige restano entrambe nella top ten: anche Trento ha ottenuto un buon risultato, posizionandosi al quinto posto della classifica generale. Sul podio c’è anche Firenze, che risulta essere anche la prima città in “speranza di vita alla nascita”.

Male, invece, per Milano. Soltanto un anno fa il capoluogo lombardo si trovava in seconda posizione. Quest’anno, invece, è scivolato all’ottavo. Le grandi città, in generale, perdono posizioni. Roma, del resto, scivola al trentunesimo posto perdendo diciotto posizioni rispetto all’edizione del 2021.

Anche Napoli perde otto posizioni e scivola al 98esimo posto. I dati evidenziano che al Sud si confermano dati negativi, soprattutto in alcuni settori: digitale, rinnovabili, sanità e istruzione. Non a caso, le posizioni dall’81esima alle 107esima sono occupate da province del Sud Italia, tra cui Palermo, Taranto e Reggio Calabria. Ultimi tra gli ultimi, l’indagine del Sole 24 Ore evidenzia che le province in cui la qualità della vita risulta essere più bassa sono quelle calabresi: all’ultima posizione della classifica generale c’è Crotone che – in riferimento alle sei macro-categorie – è ultima per “ricchezza e consumi” e “cultura e tempo libero”. Per il terzo anno consecutivo

Articolo Precedente

In Campania si muore di più: lo Stato paga, ma i dati sui tumori a Napoli non sono pubblici

next
Articolo Successivo

Strage a Roma: quando rancore e risentimento ti portano a uccidere

next