Come era atteso, in considerazione del freddo e della maggiore permanenza in luoghi chiusi, i ricoveri causati dal Covid sono in crescita per la 3ª settimana consecutiva con +15% sia nei reparti ordinari che nelle intensive. Nel report degli ospedali sentinella Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) del 6 dicembre si legge che aumentano soprattutto i pazienti Con Covid, entrati per curare altre patologie e positivi al tampone pre-ricovero (+19% per un totale del 68% nei reparti ordinari). Nelle rianimazioni invece l’84% dei ricoverati è Per Covid e in gravi condizioni, il 28% è no vax. L’aumento dei ricoveri è maggiore al Sud (+26%). “Ma non ci sono segnali di preoccupazione”, dice il presidente Fiaso, Giovanni Migliore.

Più nel dettaglio, la percentuale di crescita dei ricoveri nell’ultima settimana – rileva il nuovo rapporto Fiaso – è pressoché uguale sia per i reparti ordinari (+15,8%) sia per le terapie intensive (+15,1%). I pazienti Con Covid sono saliti del 19% mentre i Per Covid, coloro che hanno sviluppato la malattia tipica da Covid con sindromi respiratorie e polmonari, subiscono un incremento del 9%. E il fatto che il 68% dei pazienti in isolamento sia stato trovato con il Covid al momento del ricovero, e di contro la percentuale dei pazienti ricoverati Per Covid è del 32%, significa, spiega la Fiaso, che “c’è una grande circolazione del virus che, tuttavia, incontra per lo più soggetti vaccinati, senza causare dunque sintomi e malattia con gravi conseguenze”. In terapia intensiva Con Covid è infatti il 16% rispetto all’84% Per Covid. Inoltre, a differenza dell’aumento del 26% di tutti i ricoveri al Sud, al Centro Italia si registra +18% e al Nord +9%.

“La circolazione del virus è in aumento come avviene normalmente nella stagione invernale ma al momento non ci sono segnali di preoccupazione: gli ospedali, dopo due anni di emergenza, sono ormai organizzati per affrontare la situazione e il numero di pazienti che sviluppano conseguenze gravi è ridotto grazie soprattutto alle difese offerte dal vaccino”, commenta il presidente Fiaso, Migliore, che sottolinea: “La fase pandemica è alle spalle e il Covid è diventato endemico. In rianimazione ci sono per lo più fragili con altre patologie e anziani con un’età media di 71 anni eppure il 28% risulta non vaccinato: è a loro che va rinnovato l’invito alla somministrazione della quarta dose vaccinale con l’auspicio che la campagna vaccinale appena rilanciata dal ministero della Salute possa incrementare le adesioni”.

Tra i minori di 18 anni, la crescita dei ricoverati nei reparti Covid è più lieve rispetto al resto della popolazione: +4,5%. Per l’82% dei casi si tratta di bambini molto piccoli di età compresa tra 0 e 4 anni. Tra i minori di 18 anni, la crescita dei ricoverati nei reparti Covid è più lieve rispetto al resto della popolazione: +4,5%.

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