“L’Italia è un paese con un solo primato, nel senso che non abbiamo niente se non una sola fabbrica di livello mondiale: il più grande chiacchierificio del mondo“. Così, nella sua consueta diretta Facebook, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca critica duramente il modo in cui è stata raccontata dai media la frana di Ischia, aggiungendo: “Dopo la valanga di fango, c’è stata quella della demagogia e delle chiacchiere al vento. Se andate e vedere i servizi televisivi sul dopo terremoto del 2017 a Ischia o sulle alluvioni nelle Marche, troverete quasi le stesse frasi. Ormai questa dei disastri ambientali è diventata una sorta di liturgia, un rito ormai codificato: la demagogia continua, la ricerca dello scandalo. È una liturgia insopportabile“.

De Luca menziona le interviste rilasciate dallex sindaco di Casamicciola, Giuseppe Conte (omonimo del leader del M5s), che, quattro giorni prima della tragedia, ha inviato 23 mail Pec di allerta al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile Campania: “Ha mandato centinaia di fax a tutto il mondo con cui comunicava che il territorio era fragile e che era da mettere nel conto il tramonto del sole. Non credo che l’ex sindaco avesse un filo diretto con il Padreterno e fosse in grado di prevedere esattamente quello che sarebbe successo. Nessuno, però, ha fatto all’ex sindaco una domanda che andava fatta – continua – E cioè: tu quando eri sindaco che hai fatto? Hai demolito una casa abusiva o no? Hai bloccato una costruzione abusiva o no? Abbiamo appreso dai giornali che il territorio di Casamicciola al di sotto della montagna era considerato edificabile. La domanda che andava fatta al sindaco è: perché non hai fatto una zonizzazione del territorio dal punto di vista urbanistico? Questo non interessava. Interessava solo il pretesto per lo scandalo. Idiozie totali”.

Il politico campano rincara: “Nessuno poi ha trovato l’interlocutore giusto per fare le domande. E quell’interlocutore non era l’ex sindaco. Casamicciola era stata sciolta e c’era un commissario di governo. Casamicciola non aveva un piano di protezione civile. Quindi, al commissario andava chiesto perché in 6 o 7 mesi non aveva varato un piano di protezione civile. Non c’è stata nessuna domanda. L’obiettivo non era capire o spiegare, ma fare scandalo e polemiche. Ma tra una settimana, quando avremo celebrato i funerali delle vittime, il problema Ischia scomparirà, come è accaduto per il terremoto del 2017 e per altre alluvioni”.

De Luca, infine, spiega le ragioni per le quali non vengono demolite le costruzioni abusive, proprio come giorni fa ha chiarito l’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa ai microfoni di Radio24: “Abbiamo non so quante centinaia di migliaia di alloggi abusivi in Italia: qualcuno è in grado di demolirli? Nessuno. Chiedono: perché i sindaci non hanno demolito? Ci sono sicuramente sindaci imbecilli che sono anime morte, al pari di ministri e dirigenti regionali. Se prendiamo un Comune di un’area camorrista, in media ci sono 200, 300, 1000 alloggi abusivi. Ma per fare la demolizione di una palazzina ci vogliono da 200mila a 1 milione di euro – conclude – E non sai neanche dove trovare i soldi, perché, anche se fai l’ingiunzione al privato abusivo a demolire, quello non demolisce. Quindi, devi fare la demolizione in danno. E quando hai centinaia di immobili, devi trovare decine di milioni di euro, soldi che non ci sono. La famiglia abusiva poi il più delle volte ha bambini o persone anziane, quindi c’è il problema sociale di dove si mandano le famiglie. Poi ci sono i ricorsi al Tar e di fronte ai problemi sociali il più delle volte il Tar concede la sospensiva. Insomma, l’ira di Dio. Questa è l’Italia reale. Non si farà niente“.

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