Il via libera è arrivato, come previsto, all’unanimità, senza rivalisorprese. Un ricambio generazionale e di immagine profondo per il partito, che punta (anche) a convincere l’elettorato progressista per riconquistare la Camera alle prossime presidenziali, nel 2024. Il nuovo leader dei dem, dopo i vent’anni di Nancy Pelosi, è per la prima volta un afroamericano: Hakeem Jeffries, ex avvocato 52enne con la passione per il rap e l’hip hop di cui è solito citare versi durante i suoi comizi.

Nato a Brooklyn, entrato al Congresso nel 2012, Jeffries si è fatto subito notare per il suo stile tagliente ma mai avventato. Un politico carismatico che “sa aspettare il momento giusto”, come lo ha descritto il leader dei diritti civili Al Sharpton che lo conobbe da giovane deputato vent’anni fa. “Ha sempre dato l’idea di essere destinato a grandi cose ma senza fretta. Ho incontrato tante persone ambiziose, disposte a tutto pur di arrivare. Hakeem non è una di queste”, ha raccontato il reverendo. È stato eletto leader dei democratici alla Camera all’unanimità, ma nell’ala più a sinistra del partito c’è chi lo considera troppo moderato e vicino alle grandi corporazioni e a Wall Street. Ed è probabilmente in questa sua capacità di muoversi tra correnti più liberal e l’establishment che risiede il segreto dell’ascesa politica di Jeffries.

In un’intervista all’Atlantic dell’anno scorso si è definito “un democratico nero progressista preoccupato per l’ingiustizia razziale, economica e sociale che non si piegherà mai al socialismo di estrema sinistra”. Quando ha annunciato la sua corsa per leadership dem alla Camera ha promesso un maggiore impegno nella lotta all’inflazione, nella battaglia per i diritti riproduttivi, nella difesa della democrazia. Ha anche insistito sull’importanza di “accogliere i nuovi americani, promuovere l’uguaglianza di tutti di fronte alla legge e migliorare la sicurezza delle città in tutti gli Stati Uniti“.

Sposato con Kennisandra, due figli maschi, il nuovo leader dei dem è un esponente della generazione X che prende in mano uno scettro tenuto per quasi vent’anni dall’ottuagenaria ‘Speaker emerita’ e sarà affiancato da una numero due e un numero tre altrettanto giovani, Katherine M. Clark e Pete Aguilar, di 59 e 43 anni. Nei prossimi mesi bisognerà vedere se sarà in grado di mantenere questa ritrovata unità all’interno del partito e di gestire le differenze con i repubblicani. In passato è stato in prima linea contro Donald Trump ed in un celebre discorso al Senato nel 2020 chiedendone l’impeachment ha persino citato la frase di uno dei suoi rapper preferiti, Notorious B.I.G. “And if you don’t know, now you know”, “E se non lo sapevi, ora lo sai”. Il verso che qualcuno ha urlato in segno di gioia alla Camera dopo la sua elezione.

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