Sale a otto il numero dei morti accertati a causa della frana che ha colpito in località Casamicciola a Ischia. L’ultima vittima è stata trovata nella mattinata di lunedì: le operazioni di recupero della salma sono in corso. Si tratta con ogni probabilità di Michele Monti, 15 anni, fratello di due bambini trovati morti nella giornata di ieri e figlio di Gianluca Monti e Valentina Castagna, entrambi ancora dispersi. Prima, invece erano stati individuati in via Celario, gli altri corpi tra cui anche quello di un neonato: “L’ultimo ritrovamento ha addolorato tutti, era un bambino di 22 giorni – ha detto Emanuele Franculli, dirigente regionale dei vigili del fuoco della Campania, nel corso del punto stampa al termine del centro coordinamento soccorsi in Prefettura a Napoli -. Un ritrovamento che ha colpito tutta la comunità”.

Sono ancora quattro le persone disperse. La ricerca, che proseguirà per la seconda notte consecutiva, impegna circa 200 unità delle forze dell’ordine. “Ora è prioritaria l’individuazione della zona rossa. Abbiamo individuato per gli sfollati delle situazioni di prima sistemazione ma è chiaro che, quando sarà individuata la zona rossa, dovremo trovare altri tipi di soluzione”. Lo ha detto il prefetto di Napoli Claudio Palomba, nel corso di un punto stampa al termine della riunione del centro coordinamento soccorsi in Prefettura.”La prima cosa che abbiamo determinato – ha spiegato Palomba – è che si faccia rapidamente la perimetrazione, perché la zona venga delimitata e chiusa. Ce ne occuperemo nei prossimi giorni”.

Il Consiglio dei ministri riunito per la dichiarazione dello stato di emergenza ha stanziato per i primi interventi urgenti e l’assistenza alla popolazione 2 milioni di euro con il Fondo per le emergenze nazionali, in attesa di “ulteriori stanziamenti una volta terminata la ricognizione dei danni e delle esigenze immediate”, ha detto il ministro per il Sud con delega alla Protezione civile Nello Musumeci al termine del Cdm dove è stato annunciato anche il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Intanto governatore della Campania Vincenzo De Luca si è espresso sulla fragilità di un territorio colpito anche dalla cementificazione, compresa quella abusiva: “Non esiste l’abusivismo di necessità, le persone devono capire che in alcune aree non si può abitare e le costruzioni nelle zone fragili dal punto di vista idrogeologico vanno demolite“.

L’ex sindaco accusa, il geologo lancia l’allarme – Sugli abusi e i rischi nella zona di Casamicciola oggi interviene il sindaco di Casamicciola nei primi anni ’90. “L’ultima mia segnalazione alle autorità competenti sui gravi rischi per la popolazione di Casamicciola dovuti al dissesto idrogeologico li avevo segnalati il 22 novembre scorso: avevo scritto al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco Manfredi e alla Protezione Civile Campania. Nessuno mi ha risposto – ha dichiarato Giuseppe Conte – A seguito dell’allerta meteo arancione, avevo segnalato il pericolo per la popolazione della zona e chiesto la loro evacuazione”. L’ex primo cittadini precisa di avere lanciato l’allarme mandando delle mail via pec alle autorità competenti, circostanza quella delle mail, oggi anticipata dal Giornale e sulle pagine locali di Repubblica Napoli. “In passato ho allertato più volte le autorità in occasione di previsioni meteo avverse”.

A Ischia non esistono piani di evacuazione nonostante i numerosi rischi a cui è esposta l’isola: vulcanico, sismico e di smottamenti. Da anni – ha detto Aniello Di Iorio, geologo di Ischia, il quale ha effettuato un sopralluogo nelle ultime ore dopo la frana di Casamicciola – cerco di farlo capire a istituzioni e associazioni della zona. Inoltre buona parte del versante nord e specialmente Casamicciola Terme, dopo la frana di due giorni fa, sono ancora ad alto rischio per quando riguarda lo slittamento di frane che poi indebolendo i versanti da cui si staccano, impostano altre frane”. Secondo Di Iorio “cava Puzzillo, con il distacco di materiale nella zona alta, deve essere monitorata e messa in sicurezza in quando, con acquazzoni forti, il materiale distaccato può raggiunge facilmente il centro abitato di Piazza Bagni, via Pio Monte della Misericordia ed il porto di Casamicciola”.

Vittime, feriti e sfollati, si cercano i dispersi – I soccorsi hanno continuato a lavorare tutta il giorno nella speranza di ritrovare le cinque persone che ancora mancano all’appello dopo che la frana e il fiume di fango si sono abbattuti sulla parte alta di Casamicciola. Sono otto le vittime accertate: la prima a essere ritrovata è stata Eleonora Sirabella, la 31enne ischitana il cui corpo è stato identificato già ieri. Nel corso della giornata, invece, sono stati trovati i corpi di Francesco Monti di 11 anni e della sorella Maria Teresa di 6 anni appena compiuti. Nel pomeriggio sono state trovate anche le salme di Maurizio Scotto Di Minico, di 32 anni, della moglie Giovanna Mazzella di 30 anni e del loro figlio neonato Giovangiuseppe, nato il 4 novembre scorso, appena 22 giorni fa. Ritrovato anche il cadavere di Nikolinka Ganceva Blagova, 58enne di nazionalità bulgara. Decine i residenti feriti, così come le auto e le abitazioni travolte e invase dal fango che ha invaso interi quartieri. Intanto sono 230 e probabilmente aumenteranno gli sfollati sgomberati dai carabinieri che hanno svolto controlli antisciacallaggio delle abitazioni abbandonate. Molte delle persone sfollate, sistemate in un albergo in zona e in casa di amici e parenti, stanno chiedendo di poter accedere alle loro case per recuperare quanto loro necessario. Centocinquanta vigili del fuoco presenti, con 50 mezzi e unità specialistiche. Al lavoro anche i sommozzatori dei vigili del fuoco chiamati a perlustrare le acque antistanti il porto di Casamicciola per escludere la presenza di persone rimaste intrappolate nelle auto trascinate in mare. Nella giornata di oggi si sono aggiunte anche altre 16 unità di carabinieri e 6 forestali dei carabinieri con droni. Inoltre, superata l’allerta arancione per il maltempo in Regione, il governatore della Calabria Roberto Occhiuto ha dato alla Protezione civile nazionale disponibilità per far partire domattina uomini, mezzi, moduli idrogeologici e gruppi elettrogeni della Protezione civile regionale.

Stato di emergenza, fondi e proroga fiscale – Nell’isola il commissario di Casamicciola Simonetta Calcaterra, appena nominata dal governo commissario per l’emergenza, e i cinque sindaci hanno deciso di tenere chiuse tutte le scuole nelle giornate di domani e dopodomani. A Roma il Cdm si è riunito alla presenza dei ministri Tajani, Casellati, Schillaci, Musumeci, Urso, Piantedosi, Lollobrigida, Bernini, Sangiuliano, Pichetto Fratin, Roccella, Santanchè. Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza per Ischia che durerà un anno, stanziato i primi fondi per un totale di 2 milioni di euro, e previsto la proroga degli adempimenti fiscali per residenti e attività che per il 2022 sarà inserita nella ordinanza di Protezione civile che seguirà la dichiarazione di stato di emergenza mentre per il 2023 sarà disposta con una legge. Viste le difficoltà di ieri a far arrivare alcuni mezzi di soccorso, impediti dal maltempo che si è abbattuto sull’isola, il ministro Musumeci ha chiesto di adottare “un piano di prevenzione per le isole minori così che in caso di necessità i mezzi siano già in loco”. Il ministro ha inoltre annunciato che verrà creato un gruppo ministeriale contro il dissesto. Al suo dicastero il Cdm ha affidato il compito di dare vita alla struttura che coinvolgerà anche altri ministeri “interessati alla pianificazione e gestione dei fondi, che non sono pochi credetemi, per mitigare il rischio da frane, alluvioni e legate al dissesto idrogeologico”, ha detto il ministro.

Il Piano per il clima e le dichiarazioni di De Luca – Il Consiglio dei ministri ha anche annunciato che entro l’anno sarà pronto il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, strumento che vede l’Italia fanalino di coda in Europa, con una bozza approntata nel lontano 2018 dall’allora governo Gentiloni e mai implementata, tanto che nell’Unione sono 24 i Paesi che si sono dotati di un Piano di adattamento ai cambiamenti climatici e il nostro Paese non è tra questi. A proposito si è espresso oggi il governatore Vincenzo De Luca a RaiNews, rilanciando la necessità di abbattere le costruzioni edificate in zone sottoposte a vincolo idrogeologico. In particolare, sulla ricostruzione post sisma 2017, il presidente campano ha detto che Ischia è stata penalizzata da una normativa farraginosa e differente da quella adottata per il post terremoto del Centro Italia. “Nel 2019 è stata dichiarata la fine dello stato di emergenza e questo ha complicato le cose, adesso il piano di ricostruzione va approvato entro la fine dell’anno, con delocalizzazioni e interventi sull’assetto idrogeologico”. A Ischia su una popolazione di 64 mila abitanti sono quasi 30 mila le richieste di sanatoria edilizia, e migliaia sono le pratiche ancora in ballo dopo il criticato decreto governativo che nel 2018 aveva allargato ulteriormente gli abusi sanabili per sveltire la ricostruzione dopo il terremoto che aveva colpito l’isola nel 2017. “La Regione ha stanziato 4 milioni di euro – annuncia De Luca – per far fronte alle più immediate esigenze relative alla frana di Ischia. Valuteremo, insieme con i Comuni dell’isola interessati, ulteriori esigenze nell’ambito del programma di messa in sicurezza e ricostruzione del territorio, oltre che per assicurare servizi adeguati alle famiglie sfollate e ospitate in ricoveri provvisori”.

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