Un istruttore di fitness di 63 anni è imputato per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 10 anni. Contro di lui si procede con il rito abbreviato e il mese prossimo è attesa la sentenza. Agli atti c’è il racconto della vittima: “Quando siamo entrati in bagno mi ha messo dello scotch sulla bocca e poi poi mi ha portato in camera mia e dopo mi ha portato in camera da letto, di là. Ho capito che mi aveva messo lo scotch per non dire “aiuto”. La bambina, come riporta il quotidiano Il Giorno, ha ricordato quello che è avvenuto: “Io ero in casa e stavo giocando, mia mamma non c’era perché mi aveva detto che doveva andare a un colloquio di lavoro, quindi sono rimasta in casa. C’era anche un uomo che è più vecchio di mio papà, che mia mamma ospita in casa perché cercava un affitto”.

Durante un’audizione protetta, la bambina ha raccontato che l’inquilino l’avrebbe seguita in corridoio per poi entrare in bagno con lei. Ed è lì che le avrebbe messo lo scotch sulla bocca: “Ho capito che mi aveva messo lo scotch per non dire “aiuto” e dopo ha iniziato a fare cose vergognose”. La piccola ha poi raccontato alla mamma e alla zia: sono state loro ad accompagnarla alla clinica Mangiagalli e depositare una denuncia ai carabinieri. Le visite hanno accertato le lesioni e uno stato di choc. Da lì sono scattate le manette: per gli inquirenti sussisteva sia il pericolo di fuga che di reiterazione del reato. “L’uomo ha mostrato incapacità di gestire i propri impulsi sessuali e risultava privo di freni inibitori” aveva evidenziato il giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza di custodia cautelare. Il mese prossimo è attesa la sentenza.

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