Parte la fase finale per assegnare la Coppa Davis 2022, ultimo grande appuntamento della stagione dal 22 al 27 novembre. Teatro: il cemento del Palacio de Deportes José Maria Carpena di Malaga. Presente l’Italia di Filippo Volandri, capace di vincere il proprio girone davanti a Croazia, Argentina e Svezia. Gli azzurri (unico trionfo nel 1976) arrivano a questo appuntamento con diverse incognite. Jannik Sinner non ci sarà a causa dell’infortunio alla mano destra. Così come Matteo Berrettini: il romano è stato convocato da Filippo Volandri ma non potrà essere impiegato a causa di quel problema al piede sinistro che lo tormenta da circa un mese. Se non dovesse farcela è pronto Lorenzo Sonego. Al momento l’unica certezza pare essere Lorenzo Musetti. Il doppio invece sarà affidato alla rodata coppia formata da Simone Bolelli e Fabio Fognini. Esordio il 24 novembre alle ore 10 contro gli Stati Uniti.

Formula, orari, date e tv – Ma come funziona la competizione? Il tabellone comprende quarti di finale, semifinali e finale. Ogni confronto tra le squadre è suddiviso in due incontri di singolare e uno di doppio, tutti giocati nella stessa giornata. Ogni partita si gioca al meglio dei tre set, ognuno dei quali prevede l’eventuale tiebreak. Le partite di quarti si giocheranno tra il 22 e il 24 novembre. Apriranno Australia e Olanda alle 16. Stesso orario per Croazia e Spagna il giorno successivo. L’ultima giornata, oltre a Italia-Stati Uniti alle 10, vedrà anche Germania-Canada a partire dalle 16. Semifinali in programma venerdì 25 e sabato 26. La prima alle ore 16, mentre la seconda andrà in scena alle 13. Lo stesso orario della finale, in programma domenica 27 novembre. Le partite saranno visibili in diretta tv in chiaro su Rai 2 e sui canali Sky. Disponibile anche la diretta streaming su Rai Play, Sky Go, Now Tv, SuperTenniX.

Le avversarie dell’Italia – Tra le squadre più accreditate per la vittoria finale ci sono gli Stati Uniti, i primi avversari della nazionale guidata da Filippo Volandri. Gli americani sono guidati da Taylor Fritz e Francis Tiafoe. Il primo numero 9 del mondo, il secondo alla posizione 19 e recente semifinalista agli Us Open. Insieme a loro presenti anche Tommy Paul (vittorioso su Nadal nell’ultimo Masters 1000 dell’anno) e l’esperto di doppio Jack Sock.

Nella parte alta ci sono anche Germania e Canada. I tedeschi pagano l’assenza di Alexander Zverev e paiono essere una delle squadre più vulnerabili di questa fase finale. Il giocatore meglio posizionato in classifica è Oscar Otte al numero 67. Miglior risultato 2022: terzo turno a Wimbledon. Oltre a lui ci sono Jan-Lennard Struff (n. 151) e Yannick Hanfmann (n. 140). Una situazione diametralmente opposta a quella dei canadesi. Per molti il Canada è il grande favorito di questa edizione. Felix Auger-Aliassime (n. 8) e Denis Shapovalov (n. 18) sono le punte di diamante di un team che può contare anche sull’esperienza di Vasek Pospisil. Biancorossi che potrebbero essere la rivale degli azzurri in caso di semifinale.

Nella parte bassa del tabellone troviamo invece l’Australia contro l’Olanda e la Croazia contro la Spagna. Gli australiano arrivano a Malaga dopo aver eliminato a sorpresa la Francia nella fase a gironi. Senza Nick Kyrgios, la squadra è tutta sulle spalle di Alex De Minaur (n. 24) e Thanasi Kokkinakis (n. 94). Un outsider certo, ma non come l’Olanda. Forse la vera sorpresa. Botic van de Zandschulp è al numero 35, Tallon Griekspoor al 96 e Tim van Rijthoven al 109. Il vero punto di forza si trova però nel doppio. Qui c’è Wesley Koolhof, numero 1 nel ranking dedicato e reduce da sette vittorie nei tornei ATP (Masters 1000 Madrid, Toronto e Parigi-Bercy, 250 Melbourne, Adelaide, Doha e ‘s-Hertogenbosch) e dalla finale agli US Open. La Croazia si affida invece a Cilic (n. 17) e Coric (n. 26) – con Mektic e Pavic, rispettivamente n. 10 e n. 7 in doppio – per avere la meglio su una Spagna priva di Rafael Nadal e del numero 1 del mondo Carlos Alcaraz. Due assenze molto pesanti che Carreno Busta (n. 13) e Bautista Agut (n. 21) cercheranno di alleviare.

Articolo Precedente

Mondiali, il ct dell’Iran Queiroz difende il gesto dei suoi calciatori: “Fischi? Chi non ci sostiene stia a casa”

next