L’allarme salmonella non si ferma. Già nei mesi scorsi sul sito del ministero della Salute erano apparsi diversi annunci di richiami per alcuni lotti di uova fresche e di wurstel per la presenza di salmonella. Ora, ne arrivano altri. L’ultima raccomandazione del Ministero è netta: “Non consumare il prodotto ma riportarlo al negozio dove è stato acquistato”.

I richiami in questione, stavolta, sono tre. Il primo richiamo riguarda alcuni lotti di uova dell’azienda agricola Ovotri prodotti a Caldarola, in provincia di Macerata: lotto numero 141122A con scadenza il 14 novembre 2022, lotto 181122A con scadenza il 18 novembre 2022 e lotto 251122A con scadenza il 25 novembre 2022. L’altro richiamo riguarda confezioni di uova “Copav”, con marchio Aurora, prodotte in uno stabilimento di Falconara Marittima in provincia di Ancona. Un terzo richiamo riguarda due lotti di uova fresche grandi Pazzaglia, prodotte a Budrio (Forlì-Cesena): 431001 e 441001. Nei lotti è stata rilevata “positività di salmonella enterica, su campione di feci di galline ovaiole”.

Tra i richiami c’è anche il lotto 02/03/23L1 di wurstel “LeCock di pollo e tacchino“, con marchio Scarlino e data di scadenza 2 marzo 2023, prodotto dal salumificio Scarlino srl, di Ugento, in provincia di Lecce. Proprio alcuni giorni fa un bambino di Caserta, dopo aver mangiato i wursterl, ha avuto nausea, vomito, febbre, dolori addominali e diarrea. L‘Asl di Caserta, rilevato il caso di salmonella, ha immediatamente ritirato il lotto di wurstel dai supermercati. “La conferma della causa della tossinfezione alimentare – si legge nella nota dell’ASL – si è avuta a seguito di campioni ufficiali eseguiti sui wurstel dai servizi veterinari ed inviati all’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Si tratta di Wurstel Lecock di pollo e tacchino “Scarlino” in confezione da 10 unità da 100 grammi cadauna con lotto/scadenza 02/03/23L1, prodotto dal salumificio Scarlino srl di Taurisano (Lecce) e distribuito in molti esercizi di vendita nel territorio della Campania e della provincia di Caserta”.

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