Ogni anno, in tutto il mondo, ottobre si tinge di rosa. Obiettivo di questo movimento internazionale è sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione nella lotta contro il tumore del seno. Il nastro rosa è diventato il simbolo di questa campagna e rappresenta tutte le donne che vivono o hanno vissuto l’esperienza del cancro al seno. Sebbene gli studi scientifici e l’evoluzione della tecnologia medica abbiano fatto passi da gigante, c’è ancora bisogno di ricerca e di fondi con cui supportarla. In tutto il mondo sono numerose le iniziative e gli appuntamenti che, oltre a promuovere la prevenzione, sottolineano l’importanza della ricostruzione mammaria come completamento del percorso terapeutico.

Se è vero, infatti, che la guarigione dal cancro permette alla paziente di vivere, la ricostruzione del seno consente alla donna una vita serena, di reintegro sociale e di relazione. La prevenzione e il monitoraggio sono altrettanto importanti nelle donne sottoposte a ricostruzione mammaria, sia autologa (con i propri tessuti) che protesica. A tal riguardo, recentemente la Food and Drug Administration (FDA) ha comunicato di aver ricevuto 10 segnalazioni relative a pazienti portatrici di protesi mammarie con una nuova forma di neoplasia, il carcinoma a cellule squamose (CCS) del tessuto capsulare periprotesico, e altre 12 con nuove forme di linfoma diverse dal BIA-ALCL. Si tratterebbe di patologie molto rare ad eziologia sconosciuta, sviluppatesi in pazienti impiantati con protesi sia a superficie testurizzata che liscia, di forma anatomica e tonda, a riempimento salino e in silicone.

La presenza di un gonfiore mammario, di una massa palpabile, il cambiamento di colore della cute del seno, devono fare sospettare l’insorgenza di queste patologie e spingere la donna a sottoporsi ad una ecografia mammaria o ad una risonanza magnetica. In presenza di una raccolta liquida intorno alla protesi (sieroso o sieroematico) è importante che la paziente si sottoponga ad un agoaspirato sotto guida ecografica per studiare meglio le caratteristiche di tale liquido.

Ottobre rosa rappresenta un’occasione per rendere consapevoli dei rischi e benefici tutte le donne portatrici di impianti mammari o che intendano sottoporsi a chirurgia protesica del seno. Per queste pazienti non c’è alcuna necessità di intensificare i controlli periodici a cui devono comunque regolarmente sottoporsi. Non c’è assolutamente alcuna necessità di espianto preventivo dei propri impianti. Ad oggi, nessuna autorità competente al mondo o società scientifica ha indicato la rimozione preventiva degli impianti mammari in assenza di patologie associate. Il nostro impegno presso la Breast Unit del Policlinico Tor Vergata di Roma è stato sempre massimo, e oggi con il progetto www.insenoallasalute.it abbiamo fornito alle donne uno strumento semplice ed efficace che ci consente ci prenderci cura di loro. Non soltanto il mese di ottobre, ogni momento è quello giusto, poiché prevenzione significa prendersi cura di se stessi, del proprio progetto di vita e delle abitudini che proteggono la nostra salute.

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