Dopo il giuramento, la cerimonia della campanella e quindi il primo Consiglio dei ministri. Dopo aver accettato senza riserve l’incarico di formare il governo, Giorgia Meloni si è insediata a Palazzo Chigi. Ha incontrato per un’ora Mario Draghi, poi ha presieduto il suo primo consiglio dei ministri. Per assumere in maniera piena le sue funzioni, però, il governo deve ancora ottenere la fiducia dai rami del Parlamento. Poi Camera e Senato procederanno a eleggere i componente delle commissioni permanenti. Quindi il governo completerà i suoi ranghi con la nomina di viceministri e sottosegretari. Ecco un possibile elenco delle scadenze principali, da qui alla fine dell’anno.

22 ottobre: il giuramento – Dopo il giuramento al Quirinale di oggi, il Governo entra nella pienezza dei propri poteri.

23 ottobre: la campanella – A Palazzo Chigi ci sarà il passaggio delle consegne con Mario Draghi, il cosiddetto ‘passaggio della Campanellà e si terrà la prima riunione del Consiglio dei ministri.

24 ottobre: il passaggio di consegne – Saranno completate le procedure relative al passaggio di consegne nei vari ministeri.

25 ottobre: la fiducia – Il Governo si presenta in Parlamento per la fiducia. Si comincia al mattino alla Camera. Qui Giorgia Meloni fa le sue dichiarazioni programmatiche. Al termine del discorso si sposta al Senato per consegnare il testo dell’intervento a Montecitorio. Non è ancora chiaro se la fiducia in entrambi i rami del Parlamento arriverà nella stessa giornata o si articolerà in due giorni, con il voto al Senato il 26 ottobre. Parallelamente, martedì, a Bruxelles ci sarà il consiglio Ue per l’energia. Non si sa se il neo ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sarà presente: “Domani farò il passaggio di consegne con il ministro Cingolani, poi martedì ci sarà la fiducia, io il dossier ce l’ho, vedremo se sarò a Bruxelles, ci stiamo lavorando”, ha detto l’esponente di Forza Italia.

26 ottobre: Aiuti ter – La Commissione Speciale costituita per l’esame dei provvedimenti, prima che vengano istituite le Commissioni permanenti, comincerà a lavorare sul decreto legge Aiuti Ter il cui approdo in Aula è previsto per il 7 novembre.

Dal 27 ottobre: commissioni permamenti – Delineati con il primo voto di fiducia in entrambe le Camere i perimetri della maggioranza parlamentare, si costituiscono le Commissioni permanenti. Nella settimana che parte il 7 novembre i presidenti di Camera e Senato potrebbero convocarle perchè eleggano i rispettivi presidenti.

La manovra – Come primo passo sul fronte dei conti pubblici il governo dovrebbe chiedere al Parlamento l’autorizzazione a utilizzare i 10 miliardi di ‘tesoretto’ sul 2022 per prorogare fino a fine anno quella parte di aiuti sulle bollette in scadenza a novembre (con il varo successivo di un decreto ad hoc che potrebbe diventare emendamento al decreto Aiuti ter). Poi ci saranno da integrare la Nadef e il Dpb con il quadro programmatico (il governo Draghi ha indicato solo il tendenziale). A quel punto dovrà essere presentata la legge di Bilancio, che va approvata definitivamente dal Parlamento entro il 31 dicembre.

Articolo Precedente

Il picchetto d’onore, il “rito” della campanella con Draghi e il primo Consiglio dei ministri: l’insediamento di Meloni a Palazzo Chigi

next
Articolo Successivo

Governo, i nomi identitari mandano in tilt i ministeri: porti e Guardacoste a Salvini o al dicastero del Mare? Il primo nodo per Meloni

next