Nelle stesse ore la Santanchè si attovagliava con Matteo Renzi a Casa Cipriani, di freschissima inaugurazione. E visto che sono un po’ come il diavolo e l’acqua santa, chi dei due è pronto a saltare il fosso? Lasciamo le speculazioni gossipar/politiche, la bella notizia è di altra portata: giornali, giornaletti, settimanali latitano ma il luxury magazine POSH festeggia i suoi primi 20 anni e lo fa in grandeur. Inventato da una coppia energeticamente glam Luisa Micaletti, direttore responsabile, e Enrico Cammarota, editore, impeccabili anfitrioni. Hanno voluto la grande sala animata dalle installazioni di forte impatto dell’artista Fabrizio Plessi: enormi schermi piatti falciati da fulmini e scariche elettriche che immergevano ambiente e volti in un blu freddo mentre danzatori/performer sfioravano i corpi degli ospiti e la dj Sara Bluma in latex nero mixava suoni suggestivamente house.

Sponsor il brand di moda Genny, tra fiumi di champagne e vini di Ceci, catering gourmet e back drop che ha visto sfilare per le foto di rito personaggi della cultura, dello spettacolo, dei media. Ecco Marta Brivio Sforza, Alessandro e Marzia di Carpegna, Carla Milesi, Rossella Gilli, Cristina Parodi, Elisabetta Gregoraci, Alexandra della Porta Rodiani e Luana Cudazzo. ecco l’art director Paola Manfrin, lo stylist Simone Guidarelli, il designer Angelo Cruciani, creatore del marchio Yezael sposato con l’attore cinese superstar Shi Yang Shi, protagonista de Il ragazzo e la tigre di Brando Quilici.

Arrivano anche il signore delle Rose Antiche, il raffinato Giacomo Torrente, erede dì pensiero della grande famiglia dì giuristi e il guru di bellezza Ivan Arruda, il chirurgo estetico più richiesto sulla piazza milanese. Intorno a loro fanno capanello un gruppo di modelle e modelli tra cui spiccavano Monika Auchim e Younis Kamiskiy, Dame, le giovanissime Tiare von Meister, Jamela Noor Janahi, Madeleine von Hessen, Yazmin Arruda, Ludovica di Gresy con Tommaso Crimi. Due accademici come Germano Maifreda, docente di storia economica alla Statale e Massimiliano Antonelli, economista alla Bocconi conversavano con l’advisor di comunicazione Paolo Landi, Ludovico di San Bonifacio e Alberto D’Agnano, giovane Ceo del brand americano di alta gioielleria IPPOLITA.

Posh, come spiega l’editore, è l’acronimo di “port out, starboard home”, che indicava le cabine migliori nei viaggi in nave tra la Gran Bretagna e l’India. La sigla P.O.S.H. era stampata sui biglietti, riservati solo alle personalità e a chi poteva permettersi di spendere molti soldi. Lui l’ha scelta per la sua rivista che ha compiuto venti anni, come sua figlia Sofia Sole, una cascata dì riccioli castani che ha cantato in chiusura di serata, tra le urla dì amici e fan. Una serata molto fashion che non si è vista neanche durante la settimana della moda. Protagonista assoluta la carta stampata e patinata, la qualità delle immagini, la bella grafica e contenuti intriganti (un must to read l’intervista a Hans Ulrich Obrist di Lavinia Elizabeth Landi).

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550 invitati, altrettanti respinti. “Vengo anch’io. No tu no. Ma perché? Perché no”. Il party itinerante di Generoso e Roberto Di Meo dall’Irpinia alla Grande Spagna fa tappa a Seviglia

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