Il pacchetto di misure contro il caro gas approvato dal Consiglio europeo ” accoglie tutte le proposte dell’Italia“. Nella sua ultima conferenza stampa a Bruxelles da presidente del Consiglio, Mario Draghi rivendica i risultati ottenuti dal suo governo nella trattativa in Ue sui provvedimenti contro la crisi energetica. L’intesa di massima raggiunta nella notte prevede l’acquisto comune (volontario) di gas e soprattutto il tetto al prezzo variabile proposto dalla Commissione su iniziativa di Roma. “Questo è il mondo in cui andava affrontata la crisi dall’inizio e si tradurrà presto in bollette più basse“, ha detto Draghi al termine del vertice Ue. Riguardo al passaggio di testimone con Giorgia Meloni, ha risposto: “Non do consigli al nuovo governo, quello che un governo uscente può fare è lasciare la testimonianza di quello che ha fatto, questo è quello che un presidente del Consiglio uscente lascia a quello che arriva”. E ha sottolineato che “abbiamo cercato di lasciare una transizione serena” in modo tale che il nuovo governo “possa rapidamente iniziare la propria attività”.

“Voglio ringraziare tutti voi giornalisti, in particolare voi di base a Bruxelles. Raccontare quello che succede qui è difficile, può richiedere lunghe nottate ma è essenziale“, ha detto Draghi cominciando la sua ultima conferenza stampa da premier. “L’Ue è fondamentale, l’Italia deve essere al centro del progetto europeo con la credibilità, l’autorevolezza, la determinazione che si addice a un grande Paese come il nostro”, ha aggiunto. “C’è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso“, ha detto poi Draghi riferendosi alle misure concordate dai 27 Stati Ue. “Tutte queste misure sono iniziative del governo italiano, voglio ringraziare il ministro Cingolani e il sottosegretario Amendola e tutti i diplomatici che hanno lavorato” al dossier. “E’ la dimostrazione che l’Italia può tracciare un sentiero” in Europa.

“Gli effetti” dell’azione di governo “soprattutto sul piano dell’equità sono stati significativi” e “abbiamo dimezzato l’effetto dei rincari sui bilanci famigliari. Nel caso delle famiglie più povere l’impatto dell’inflazione è stato ridotto del 90%“, ha voluto sottolineare ancora Draghi. Però, “abbiamo sempre detto che la risposta alla crisi deve essere europea, dobbiamo preservare l’unità dei nostri Paesi, essenziale per imporre la massima pressione sulla Russia“. “Dobbiamo preservare il mercato unico – ha proseguito – impedire il rischio di instabilità finanziaria. Una forte risposta europea è essenziale per l’Italia e anche per l’Europa”, ha detto il premier, ricordando come le conclusioni del Consiglio “mostrano che l’Ue è unita“. Poi Draghi ha evidenziato anche che “la decisione di questa notte ha portato ad un calo del prezzo del gas, dopo l’accordo le quotazioni hanno perso il 10% a dimostrazione che la componente speculativa è rilevante“. Questo, ha sostenuto, presto comporterà una riduzione anche delle bollette.

“Ci aspettiamo che” nelle prossime settimane “i ministri dell’Energia e anche l’Ecofin arrivino a una decisione operativa” sull’energia e “il finanziamento del fondo comune. Questo è l’auspicio che tutto il Consiglio europeo ha espresso”, ha poi proseguito Draghi. Infatti, nel corso del vertice i Paesi del Sud Europa hanno anche incassato una cautissima apertura a eventuale nuovo debito comune: tra le misure figura “la mobilitazione di rilevanti strumenti a livello nazionale e Ue” con l’obiettivo di “preservare la competitività globale dell’Europa e per mantenere il level playing field e l’integrità del mercato unico“. “Il risultato di oggi mostra che l’Europa è più unita. Nessuno di noi all’inizio poteva immaginare che arrivassimo a una decisione così unitaria. Ma condividere il debito è un passo molto più lungo“, ha però ammonito Draghi.

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