La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen propone ora di “intensificare i negoziati con i fornitori affidabili per ridurre i prezzi del gas importato di ogni tipo”. Lo si legge nella lettera che la stessa presidente ha indirizzato ai leader Ue alla vigilia del vertice informale di Praga in programma domani e venerdì. “Grazie a partner fidati come Norvegia e Stati Uniti, siamo stati in grado di sostituire il gas russo a velocità record. Un corridoio negoziato che riduca i costi delle forniture da parte di questi partner sarebbe nel nostro reciproco interesse”, sottolinea.

Oggi il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha rilasciato un’intervista in cui sottolinea come gli Usa stiano realizzando grandi profitti grazie alla vendita di gas liquefatto all’Europa. Habeck ha aggiunto che l’Ue dovrebbe muoversi come compratore unico sfruttando quella che ritiene essere una posizione di grande forza. “Propongo di lavorare assieme con gli Stati membri per sviluppare un intervento per limitare i prezzi del gas nel mercato del Gnl“, scrive von der Leyen secondo la quale l’indice Ttf non è più rappresentativo”. Perciò ” dovremmo considerare una limitazione del prezzo legato al Ttf in modo che si continuino ad assicurare le forniture”, aggiunge. Entro la fine dell’anno presenteremo al Consiglio e al Parlamento le nostre idee per una riforma” strutturale “che renda il nostro mercato elettrico adatto a un futuro più decarbonizzato”. Nella lettera si sottolinea inoltre che “La Commissione esaminerà le fonti di finanziamento complementari per aumentare la potenza di fuoco di RePowerEu”

Oggi Spagna e Belgio hanno avvertito che il piano da 200 miliardi di euro approvato singolarmente dalla Germania a sostegno dei suoi cittadini e delle sue imprese mette a rischio il mercato unico europeo e costituisce un provvedimento distorsivo della concorrenza. Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha affermato che sebbene la mossa della Germania fosse “giustificata”, sarebbe stato importante e preferibile “preservare un equilibrio” per garantire una concorrenza leale in tutta l’Unione. “Questi squilibri nella spesa sono pericolosi” e rischiano di “nuocere al mercato unico europeo perché ognuno sta agendo per conto suo” ha concordato il primo ministro belga Alexander De Croo in un’intervista.

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