Una gara lunghissima, con un minimo comun denominatore: le due Ferrari dietro alla Red Bull di Sergio Perez. In assenza di Max Verstappen, alle prese con una gara in rimonta che questa volta è finita male (solo settimo al traguardo), a Singapore trionfa il suo compagno messicano. Charles Leclerc si è fatto superare in partenza, poi ha provato per due ore a trovare la chiave giusta, ma alla fine si è dovuto arrendere. Così come Carlos Sainz, ordinato e terzo al traguardo. Perez però è stato graziato dai commissari per la doppia infrazione in regime di safety car: alla fine è arrivata una sola penalità di 5 secondi, che ha consentito al messicano di restare primo.

Dietro ai primi tre è successo di tutto, complice una pista bagnata – dopo l’acquazzone che ha ritardo la partenza – e un asfalto che ci ha messo tantissimo ad asciugarsi. Le varie Safety Car hanno fatto il resto per rimescolare le carte, portando la gara a concludersi allo scadere delle due ore: le McLaren di Norris e Ricciardo hanno chiuso in quarta e quinta posizione, davanti alle Aston Martin di Stroll e Vettel, con in mezzo Verstappen Lewis Hamilton nono, con Gasly a chiudere la top ten.

“Senza dubbio è stata la mia prestazione migliore, gli ultimi giri sono stati davvero intensi. Ho spinto e dato tutto per vincere. La mia investigazione? Non ho idea di cosa sia successo”, ha detto Sergio Perez, vincitore del Gp di Singapore. “Verstappen potrà vincere in Giappone, per me oggi è stata una giornata fantastica“, ha aggiunto il pilota Red Bull. Per Leclerc invece un altro risultato amaro: “Ho spinto per tutta la gara che mi ha costretto ad inseguire. Ho avuto un po’ di pattinamento al via, ora dovrò dormire bene per la gara in Giappone”. Ancora più deluso Carlos Sainz: “E’ stata molto dura, non sono mai riuscito a trovare il ritmo sul bagnato. Faticavo con il posteriore, in questo caso bisognava accontentarsi. Di positivo è che non ho commesso errori. Un bel risultato per il team, peccato non essere riusciti a vincere”. “Pazzesco quanto ci sia voluto per trovare la pista asciutta“, ha sottolineato lo spagnolo.

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