La prima uscita pubblica di Giorgia Meloni da premier in pectore è per ribadire che la “priorità” del suo esecutivo sarà per il caro bollette e le questioni economiche. E soprattutto che non intende “fare da sola”. “Sul caro energia”, ha detto. “siamo in contatto costante con il governo uscente“. Parole che ha pronunciato al villaggio Coldiretti, al Parce Sempione a Milano, e che arrivano in ore delicate di trattative a livello europeo. La leader di Fratelli d’Italia, quasi una settimana dopo le elezioni, inizia a dover affrontare dossier fondamentali e sui quali dovrà per forza confrontarsi con il presidente uscente Mario Draghi. Un confronto serrato necessario e ha confermato la stessa Meloni.

Intanto, parlando davanti agli agricoltori, ha parlato di “sovranismo alimentare” e ribadito che la sua linea sarà “la difesa dell’interesse del Paese” per “trovare soluzioni comuni”. “Lo dicevamo da tempo che in Europa si parte dagli interessi nazionali per arrivare a quelli comuni”, ha detto. Quindi ha spiegato di aver “scelto di limitare uscite pubbliche” per “dedicarmi anima e corpo ad affrontare i dossier più urgenti”. “Se saremo chiamati a governare questa nazione”, ha detto facendo attenzione al rispetto della grammatica istituzionale, “è chiaro da subito che abbiamo in mente di dare risposte efficaci e immediate ai principali problemi”. A questo proposito, ha aggiunto, “sul caro energia siamo in costante contatto con il governo uscente, impegnato in una trattativa molto complessa a livello europeo”. E “il tema non è come compensare la speculazione sul gas ma come fermarla”. L’obiettivo è quello di allinearsi in fretta e proseguire l’azione iniziata dall’esecutivo Draghi: “Sto seguendo il lavoro del governo uscente, confido che ci siano e che ci saranno i margini per mettere a punto una soluzione che comunque vada impatterà sui costi energetici tra qualche mese. Il lavoro che va fatto in queste ore è per capire come possiamo intanto intervenire sui costi energetici di questo autunno, non ci possiamo permettere di andare avanti come in questi mesi. Penso che questa sia la responsabilità prioritaria del futuro governo e su questo siamo impegnati a lavorare”.

Fratelli d’Italia negli ultimi mesi è stato tra le poche forze politiche ad aver fatto opposizione al governo Draghi. E ora si trova a doversi preparare per gestire l’esecutivo in una fase delicatissima a livello internazionale: “Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi”, ha detto Meloni. “Non intendiamo fare da soli, credo nei corpi intermedi. La politica deve avere il buon senso di ascoltare e decidere, ma anche l’umiltà di chiedere a chi vive le questioni nel quotidiano quali possono essere le soluzioni. Anche su questo si può costruire un rapporto diverso tra istituzioni e cittadini”.

Tra le tante difficoltà, c’è quella della formazione del governo tendendo conto di tutte le richieste degli alleati e senza alterare equilibri molto delicati. Non a caso, prima di intervenire alla manifestazione di Coldiretti, Meloni ha incontrato il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. I due leader hanno “ribadito la soddisfazione per l’affermazione del centrodestra alle elezioni politiche e hanno fatto il punto sull’attuale situazione politica” si legge in una nota diffusa al termine del vertice e “hanno condiviso la necessità che l’Italia abbia bisogno di un governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il Paese si trova difronte”. Meloni, interpellata dai giornalisti sulla formazione del prossimo governo, si è limitata a commentare: “Ho visto Berlusconi, sono ottimista. E’ stato un incontro concreto e cordiale. Siamo d’accordo sulle priorità e sulle prime cose da fare. Se abbiamo parlato di ministri? Lo sapete che non parlo di questo”.

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Milano, la prima uscita pubblica di Giorgia Meloni dopo la vittoria elettorale: la diretta dal villaggio di Coldiretti

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