Una trentina di attivisti di Fridays for Future ha occupato un vagone della metro B di Roma, per chiedere la gratuità e il potenziamento del trasporto pubblico locale. Uno dei punti dell’Agenda climatica, il programma alternativo proposto dal gruppo, in vista delle elezioni del 25 settembre, su clima, ambiente ed energia. La manifestazione è terminata con un sit in davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed è una delle ultime in vista dello sciopero globale del 23 settembre. “Il settore dei trasporti è responsabile del 25% delle emissioni di gas serra in Italia – hanno sottolineato gli attivisti in piazza – Il nostro Paese con circa 40 milioni di automobili circolanti è seconda in Europa per auto pro capite”. Questo dipende da metro, tram e bus spesso inefficienti, che costringono i pendolari a calche alle fermate o a code nel traffico per spostarsi.

“Chiediamo che si investa di più sui trasporti pubblici, affinché siano accessibili e capillari in tutta la città – si legge in un post degli attivisti romani – per avere una mobilità che sia sostenibile, accessibile e conveniente” per tutti. In particolare, il piano sul tema nell’Agenda climatica di Fridays prevede la gratuità e sconti sui mezzi locali, adeguamento e modernizzazione del parco autobus e la creazione di infrastrutture, come piste ciclabili, che facilitino gli spostamenti in bici.

“Vogliamo un modello dove un vip può andare a prendersi un aperitivo in Grecia (a bordo di un jet privato) consumando e bruciando le stesse emissioni che una persona comune farebbe in almeno 3 mesi – si chiedono gli attivisti di Roma – o città estremamente collegate, con spazi per le persone e per le biciclette, fermate che non saltano, metro che non arrivano dopo 20 minuti e bus che non prendono fuoco?”.

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