Quella del 2022, per la mia famiglia, è stata una brutta estate. Un’estate di perdite, dolori e lutti in cui tutti abbiamo dovuto correre senza sosta e senza respiro fino ad arrivare a un traguardo che, ahinoi, avremmo preferito non tagliare mai. È con questo spirito che mi sono trovato a fine agosto, ed è allora che ho capito che avevo bisogno di staccare la spina per ripartire. Mentre pensavo a un viaggio che mi avrebbe finalmente permesso di stare assieme a mia moglie e ai miei figli, e valutavo mete in cui Marco e Giovanni non erano mai stati, conoscendomi molto bene Giovanni ha preso l’iniziativa e, con grande tenerezza, ma dritto come una spada, mi ha detto semplicemente: papi, lo sai. Abbiamo tutti bisogno di Fai.

Già, Fai – come diciamo noi a casa – o Fai della Paganella, come è scritto nelle cartine geografiche, è il nostro buon ritiro; un piccolo angolo ai piedi delle dolomiti di Brenta dove arrivammo per caso 13 anni fa e dove, da allora, ci sentiamo parte di una comunità che ci ha accolto, poco alla volta ci ha fatto sentire amici e che oggi è per noi irrinunciabile.

Arrivando a Fai, quest’anno, ho letto una frase che ben racconta la nostra storia di faiotti adottivi: “Il rispetto genera felicità”. In effetti è proprio per questo che siamo felici qui, lo siamo perché dal rispetto reciproco fra noi e gli abitanti di questo borgo meraviglioso è nato qualcosa di meraviglioso.

Come meraviglioso è un festival che da cinque anni anima i sentieri dei boschi di Fai della Paganella; si chiama Orme e si svolgerà dal 15 al 18 settembre con passeggiate, spettacoli, eventi e buon cibo per scoprire quanto è bello vivere a un ritmo lento, quanto è fantastico godere dello sguardo di chi ti è accanto e, anche, quanto sia rigenerante abbracciare un albero… senza sentirsi sciocchi perché lo si fa. Ecco, questi giorni a Fai mi hanno permesso di staccare, rigenerarmi, essere finalmente sereno e ripartire davvero con un sorriso che mi mancava da troppo tempo. Estate 2022, perdonami, ma non mi mancherai. Fai, tu invece mi mancherai tremendamente, ma è solo un arrivederci a brevissimo.

Articolo Precedente

Braibanti era davvero il signore delle formiche? Devo fare una precisazione

next
Articolo Successivo

Una pubblicità sul duomo di Genova mi ha fatto riflettere sulla parola tradimento

next