Il Parlamento tedesco ha iniziato a discutere la legge di Bilancio per il 2023 e il terzo pacchetto di sgravi anti inflazione per i cittadini, che vale oltre 65 miliardi di euro e mira a coniugare maggiore solidarietà per i ceti più deboli a maggiore equità nel distribuire i benefici. Sono previsti sia contributi diretti per le fasce più vulnerabili sia sgravi fiscali. Inoltre sarà riformato il sistema di aiuti sociali. La cerchia degli aventi diritto alle indennità di residenza (Wohngeld) verrà estesa a due milioni di cittadini e il contributo includerà delle componenti durature a compensazione dei costi di riscaldamento e tutela del clima. L’esecutivo guidato da Olaf Scholz, inoltre, ha annunciato l’intenzione di avviare un programma per aiutare le imprese energivore negli investimenti per l’efficientamento energetico e la modernizzazione.

Contributi una tantum a pensionati e studenti – Dal primo dicembre 2022, i pensionati godranno di un versamento una tantum di 300 euro per affrontare il caro energia. Gli studenti universitari e delle scuole professionali, invece, di 200 euro. Per i lavoratori era già stato previsto un contributo di 300 euro. Dal primo gennaio 2023 aumenterà a 250 euro al mese il contributo sociale per i figli minori delle famiglie a basso reddito (Kinderzuschlag).

Il contributo per le spese di riscaldamento – Per i beneficiari del sussidio che copre una parte dei costi per l’abitazione (Wohngeld) da settembre a dicembre 2022 è previsto un supplemento per coprire le spese di riscaldamento di 415 euro per chi vive da solo, 540 per le coppie ed altri 100 euro per ogni persona convivente in più. Al posto del sistema di sussidi Hartz-IV dal primo gennaio 2023 decollerà inoltre l’omologo tedesco del reddito di cittadinanza (Bürgergeld) di circa 500 euro, ed i contributi saranno poi adeguati all’inflazione. Inoltre, luce e gas non potranno essere tagliati a chi non riesce a pagare le bollette. Attualmente una persona senza figli in Hartz-IV riceve 449 euro, ricorda la tv pubblica ARD.

Il tetto al prezzo dell’energia – Sarà disposto anche un tetto al prezzo per l’energia fino ad una soglia di consumo di base, non ancora definita (Strompreisbremse), sgravio ma anche incentivo al risparmio che porrà un tetto ai guadagni dei produttori di energia che non sono colpiti dal caro-gas (Erlösobergrenze). La Germania mira ad una soluzione europea per un price-cap, ma non esclude di procedere a livello nazionale. All’insegna del ritorno al carbone, l’aumento del prezzo della CO 2 di 5 euro la tonnellata pianificato per il primo gennaio 2023 slitta al primo gennaio 2024 e così pure gli scatti successivi. Il biglietto unico per i trasporti, introdotto per tre mesi a 9 euro, dovrà essere replicato ad un prezzo tra i 49 ed i 69 euro. Il Governo è disposto a dare ai Länder 1,5 miliardi in più all’anno per finanziarlo, ma questi dovranno contribuirvi in misura almeno analoga.

Gli sgravi fiscali – La progressione fredda sui redditi dovuta all’inflazione sarà espunta dalle imposte. Per pareggiare l’addizionale per salvare i fornitori di energia in crisi introdotta in bolletta sul prezzo del metano (Gasumlage), verrà abbattuta l’IVA dal 19 al 7% su tutti i consumi di gas fino alla fine del 2024. Parallelamente verrà prolungato il taglio al 7% di quella per i cibi al ristorante. Aumenteranno di 18 euro gli sgravi dal primo al terzo figlio salendo a 237 euro al mese (Kindergeld). Viene prorogato senza scadenza il forfait scaricabile dalla dichiarazione dei redditi per lo smart working che era stato varato con la pandemia: 5 euro al giorno fino ad un massimo di 600 euro l’anno. Dal 2023, inoltre, i contribuenti potranno detrarre completamente come spese straordinarie i versamenti per la pensione: una misura da cinque miliardi che era già prevista, anche se tra due anni. Le pensioni saranno poi tassate solo quando saranno pagate.

Dal primo gennaio 2023 sale a 2.000 euro mensili il tetto per poter fruire del regime fiscale nei midi-job (lavori con prelievo ordinario dei contributi di previdenza sociale per i datori di lavoro, ma quota ridotta per i lavoratori). Prima era ammesso solo fino a 1.300 euro mensili che sono poi saliti a 1.600 il primo ottobre. I premi pagati ai dipendenti in difficoltà fino a 3.000 euro restano esenti da imposte ed oneri previdenziali e le regole varate con la pandemia sulle indennità di breve durata riconosciute ai dipendenti costretti a subire una riduzione forzata dell’orario di lavoro, vengono prolungate oltre al 30 settembre 2022.

Il dibattito – Il Segretario di Stato Florian Toncar (FDP), intervenuto al posto del Ministro Christian Lindner impedito da un lutto, ha sottolineato l’impegno a reintrodurre il freno al debito. La coalizione semaforo intende applicare la tassazione alle grosse multinazionali convenuta a livello internazionale. Secondo le stime del capo dell’opposizione Friedrich Merz (CDU), lo Stato nel 2022 ha comunque già ricavato circa 50 miliardi in più di gettito IVA e tra i 10 ed i 15 miliardi dalle imposte dirette. Il Governo cerca di garantire la pace sociale, ma sia la Linke, la sinistra tedesca, che l’ultradestra accusano la coalizione per il caro-vita, criticando le sanzioni alla Russia e la rinuncia al Nord Stream 2. Nelle dichiarazioni di principio al Bundestag, anteprima di un confronto parlamentare che durerà fino a venerdì, la CDU/CSU ha lodato il ripristino del freno al debito ma ha criticato il fatto che riesce solo impiegando in un colpo solo accantonamenti di diversi anni voluti da Wolfgang Schäuble per l’assistenza ai rifugiati. Gli sgravi sono insufficienti, mentre il sistema di previdenza sociale rischia il collasso. I Linke vogliono il taglio delle spese militari ed un’imposta sui sovraprofitti energetici. La Alternative für Deutschland (AfD) ha chiesto tout court le dimissioni del governo.

Articolo Precedente

Caro gas, la cartiera Pirinoli (salvata dai lavoratori) costretta a chiedere la cig: “Bollette aumentate dell’800% in un anno”

next
Articolo Successivo

Energia, esperti e consumatori critici sul piano di Cingolani: “Risparmi affidati alla buona volontà. Non allontana il razionamento”

next