Fratelli d’Italia lanciato verso il 26 per cento, il M5s alle calcagna della Lega, il polo centrista davanti a Forza Italia. Lo dice il consueto sondaggio settimanale di Swg per il TgLa7 che conferma peraltro l’ampio vantaggio del centrodestra sugli altri schieramenti. Quello che appare da questa e da altre rilevazioni che del fenomeno del “voto utile” gode non tanto il Pd che a questo fa appello ma Fdi che evidentemente drena preferenze agli alleati guadagnando un punto in una settimana a scapito di Lega (che perde lo 0,4) e Forza Italia (-0,3). Al contrario il Pd è in frenata anche secondo l’istituto triestino: perde quasi un punto nella stessa settimana. Ad alimentare il trend positivo è il M5s, che ormai ha acciuffato il Carroccio intorno al 12.

Secondo Swg, dunque, Fdi è al 25,8: è il valore più alto registrato da un istituto di sondaggio per il partito di Giorgia Meloni. Segue il Pd al 21,4, quindi staccato di oltre 4 punti secondo questi dati. La Lega scende al 12,1 e a poca distanza si fanno avanti i 5 Stelle all’11,9. Il polo moderato di Calenda e Renzi raggiunge il 7,2 grazie a un +0,4 in una settimana, per effetto del quale sorpassa Forza Italia, che scende al 6,7. Sopra la soglia di sbarramento sono anche l’alleanza Sinistra-Verdi (al 4,2, +0,2 nell’ultima settimana) e Italexit di Gianluigi Paragone al 3,1 (in calo dello 0,3).

Sotto la soglia di sbarramento tutti gli altri: +Europa (che è in lieve ripresa), Noi Moderati di Toti, Brugnaro e Lupi, Impegno Civico di Di Maio, Unione Popolare di Luigi De Magistris (in trend leggermente positivo).

In questo quadro resta alto il tasso di chi non si esprime: è il 39 per cento del campione, in aumento rispetto alla scorsa settimana. Swg ha analizzato anche questo particolare sottoinsieme degli intervistati: chi è sicuro di andare a votare e chi no? Il 62 per cento risponde che è certo che si presenterà alle urne, mentre il 31 è indeciso. Il 7 è invece sicuro che diserterà la cabina elettorale. Tra coloro che voteranno metà risponde che ha già deciso a chi dare la preferenza, ma l’altra metà deciderà nelle prossime due settimane. In particolare uno su 5 dice che deciderà all’ultimo momento.

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