“Il mio ragazzo mi ha picchiata, ha provato a strozzarmi mettendomi le mani al collo, mi ha dato dei morsi in faccia“. È parte della denuncia di una 14enne romana ai danni del suo fidanzato, un 17enne. Inoltre, si legge su Repubblica Roma che riporta la vicenda, ha perseguitato la ragazza e ha insistito per non farla abortire dopo una prima gravidanza. La vittima ha riferito di essere rimasta incinta due volte a seguito delle violenze. Negli atti si legge: “Parla (la ragazza, ndr) dell’aborto ai primi di luglio all’ospedale… dice che lui l’ha costretta ad avere rapporti che avvenivano anche per strada” oppure “sotto il Tevere, facendola “stare zitta con la mano nella bocca per impedirle di urlare”. Il pm Carlo Morra ha fatto analizzare i telefoni dei due ragazzi e, si legge sul quotidiano, ha convenuto che il 17enne “Non le avrebbe permesso neanche di andare in palestra, le faceva bruciature di sigaretta e sferrava calci e pugni”.

Il ragazzo, secondo quanto riportato dalla vittima, le ha anche rubato in casa e le impediva di andare a scuola. Il 17enne ha fornito una versione opposta e ha parlato, invece, di rapporti consenzienti: “Non l’ho mai picchiata. Una volta aveva dei graffi, quando stavo per partire per Udine, e disse a mia madre che era stata sua madre”. Ora è stato messo agli arresti con l’accusa di stalking, violenza sessuale e lesioni.

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