Il lancio previsto per oggi 29 agosto della missione Artemis 1 della Nasa è stato annullato per l’impossibilità di riparare il guasto insorto nel terzo motore RS-25 del lanciatore Sls. Lo annuncia la Nasa stessa nella diretta tv. Il lancio potrebbe dunque slittare al 2 settembre: la finestra si dovrebbe aprire alle 18:48 ora italiana per una durata di 120 minuti. In quel caso la missione dovrebbe durare 39 giorni invece che 42, concludendosi con un ammaraggio nell’Oceano Pacifico previsto per l’11 ottobre. Il countdown era stato fermato quando mancavano 40 minuti per dare modo ai tecnici della Nasa di risolvere i problemi tecnici. Il lancio era previsto alle 14.33 italiane del 29 agosto, dalla piattaforma 39B del Kennedy Space Center in Florida. Lo Space Launch System (Sls) è alto 111 metri e misura 8,4 di diametro: al suo interno è integrata la capsula Orion.

Nella fase di preparazione al lancio è stato necessario interrompere per due volte il caricamento dell’idrogeno liquido, usato come propellente insieme all’ossigeno nel lanciatore Sls. A quattro ore dalle 14.33 i tecnici hanno infatti riscontrato una perdita localizzata nella stessa area dello stadio centrale del razzo che aveva dato problemi durante le prove generali dello scorso aprile. Dopo una prima interruzione del caricamento, i tecnici hanno provato a riprenderlo in modalità lenta, ma a quel punto è scattato un allarme per un valore di pressione troppo alto che ha indotto a un nuovo stop.

Artemis 1 è la missione senza equipaggio del programma spaziale Artemis che punta a riportare l’uomo sulla Luna. “Il volo spaziale è estremamente complesso e farlo per bene è molto più importante che farlo nei tempi previsti”, ha scritto su Twitter l’astronauta dell’Agenzia spaziale europea (Esa) Luca Parmitano commentando la cancellazione del lancio di oggi della missione Artemis 1. “Un sacco di lezioni imparate per gli ingegneri e, si spera, presto un nuovo tentativo”. Interpellato dall’agenzia Ansa, aveva descritto così l’attesa: “C’è un’atmosfera di grande eccitazione e soddisfazione: c’è la sensazione che stiamo per assistere a qualcosa di straordinario che cambierà la storia. Per tutti quelli come me e anche più giovani che non hanno assistito all’esperienza del programma Apollo, questo è l’inizio di una nuova esperienza esplorativa che sarà molto più complessa e avvincente, perché pensata in modo internazionale e con finalità diverse”, ha spiegato Parmitano, ricordando come questa volta l’obiettivo sia quello di restare sulla Luna con basi permanenti. “Questo ritorno sulla Luna non sarà una semplice ripresa di quello che è successo negli anni ’60 e ’70, ma davvero un nuovo inizio”, aggiunge. “Per la mia generazione di astronauti il successo di questo lancio significherebbe la possibilità per alcuni di noi di avere un’esperienza mai vissuta da un europeo: quella di essere parte di un equipaggio che andrà intorno alla Luna e in futuro vedere addirittura una bandiera europea sulla superficie lunare”.

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