Sta per partire il lancio di Artemis 1, la prima missione del programma spaziale che ha l’obiettivo di riportare l’uomo sulla Luna. In vista dell’avvio del conto alla rovescia dal Kennedy Space Center, in Florida, sono iniziate le procedure per la chiusura della capsula Orion, integrata in cima al gigantesco razzo Sls (Space launch System) di 98 metri. Il lancio resta confermato per lunedì 29 agosto alle 14:33 ora italiana, con una finestra di 2 ore. L’obiettivo dell’intero programma è far sbarcare “la prima donna e il prossimo uomo” sul nostro satellite naturale entro il 2025. La prima delle missioni – appunto Artemis 1 – sarà di prova e avrà una durata di circa 40 giorni. Il rientro è previsto per il 10 ottobre. Non include allunaggio, ma solo un’orbita intorno al satellite. Solamente con Artemis 3, prevista nei prossimi anni, gli uomini metteranno nuovamente piede sulla Luna. L’Esa, l’agenzia spaziale europea, ha fatto sapere che per quest’ultima fase parteciperà con tre astronauti: saranno selezionati fra i sette della classe di cui fa parte anche Samantha Cristoforetti, ora impegnata sulla Stazione Spaziale Internazionale con la missione Minerva. L’astronauta italiana risulta perciò fra le potenziali candidate.

“È un momento storico perché l’Europa con l’Esa è parte di questa nuova straordinaria missione”, ha commentato il direttore dell’Agenzia Josef Aschbacher, che ha ricordato le missioni Apollo: “sono state un potente motore dal punto di vista economico e tecnologico ma hanno anche reso gli Usa leader a livello globale”. Questa la composizione dell’attuale corpo astronauti Esa: due italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, due tedeschi, Alexander Gerst e Matthias Maurer, il danese Andreas Mogensen, l’inglese Timothy Peake e il francese Thomas Pesquet.

La sequenza finale del conto alla rovescia prenderà il via sabato pomeriggio alla 16:23 ore italiane ma nel frattempo sono iniziate altre procedure di avvicinamento al lancio come le connessioni tra la piattaforma 39B con i sistemi elettrici del razzo e gli strumenti di caricamento del propellente liquido ultra freddo che alimenta i motori dello stadio principale, il cosiddetto Core stage. Sulla navetta Orion sono invece già stati istallati gli esperimenti per la misura delle radiazioni e una serie di manichini utili per capire le sollecitazioni a cui saranno sottoposti gli astronauti delle prossime missioni. Il portellone della Orion sarà definitivamente chiuso nel fine settimana poco prima dell’avvio ufficiale del conto alla rovescia. Se il lancio dovesse concludersi con successo si potrà procedere con il secondo importante passo: Artemis 2, il lancio del primo gruppo di astronauti che orbiteranno per giorni attorno alla Luna, probabilmente nel 2024. e che potrebbe comprendere una donna. Una volta conclusa anche questa seconda missione, si potrà infine dare il via a Artemis 3, la missione che porterà di nuovo l’uomo sulla Luna e la prima donna. In corsa anche tre astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), i cui nomi non sono ancora stati selezionati. La missione Artemis 3, vedrà infine l’avvio della costruzione della stazione spaziale nell’orbita lunare.

Articolo aggiornato il 25 agosto alle 11.30. Nella versione precedente c’era un errore nel titolo: ringraziamo chi ce lo ha fatto notare.

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