Dal 26 settembre chi uscirà vincitore dalle urne dovrà pensare soprattutto a una cosa: come traghettare l’Italia alla primavera successiva superando un autunno e un inverno in cui per le famiglie potrebbe diventare difficile sostenere le spese necessarie per illuminare e scaldare le case. Mentre per le imprese energivore e non solo sarà sempre più complicato rimanere aperte. Per non parlare del rischio che siano necessari razionamenti dell’energia. Se l’esecutivo Draghi ha vietato fino a maggio 2023 di imporre aumenti ai consumatori che hanno sottoscritto un contratto a prezzo bloccato sul mercato libero, chi si affida ancora al mercato tutelato subirà nuovi fortissimi rincari dopo quelli arrivati nei mesi scorsi. In attesa che l’authority di settore Arera fissi gli aumenti dell’elettricità per l’ultimo trimestre e del gas per ottobre, dopo aver preannunciato che saranno “senza precedenti”, l’Istituto ricerche consumo ambiente e formazione (Ircaf) ha fatto qualche conto e i risultati sono da brividi. Sommando la bolletta di gas e energia, il costo annuo della famiglia tipo toccherebbe i 3.454,5 euro, con un aumento “del 100% sul 2021 e del 135% sul 2020“.

Dal primo ottobre vedremo “un raddoppio delle bollette”, preannuncia Ircaf guardando alla tendenza dei costi e facendo un confronto tra la situazione attuale, con le quotazioni di agosto sui mercati all’ingrosso del metano a ben oltre 200 euro a Megawattora, e quella dell’anno scorso con il gas mediamente a 125 euro a Megawattora contro i 39 del 2020 segnato dai lockdown e i 60 degli anni precedenti. Livelli che hanno un impatto diretto sul prezzo dell’elettricità: basti dire che per il 22 agosto il prezzo medio italiano, risultato delle negoziazioni sul cosiddetto “mercato del giorno prima”, è di 567,38 euro al Megawattora, un record storico. Nel 2021 la media si è attestata a 125 euro, nel 2020 a 38,9, stando alle tabelle del Gestore dei mercati energetici.

In particolare per il gas la spesa annua per la famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi l’anno sarà solo per i primi tre trimestri del 2022 di 1.382 euro. “Se confrontiamo la spesa 2022 con il 2020 l’aumento che si registra è del 142%. Il costo di un kilowattora di energia nel domestico tutelato al 30 settembre riferito al consumo della famiglia tipo di 2700 kilowattora è di 41,51 centesimi di euro al kilowattora, di cui 31,17 centesimi il costo materia prima”. Per quanto riguarda la luce, “nella ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe, stante il Pun attuale, fino ai 70 centesimi di euro al kilowattora al primo ottobre, registreremo una spesa dei primi tre trimestri 2022 pari a 872 euro che sommata all’aumento ipotizzato per il quarto trimestre di 472,5 euro porterà la spesa a 1.344 euro per il 2022 con un aumento di 713 euro. Confrontando la spesa annua prevista per il 2022 con il 2020 l’aumento si attesterà a +178%“.

Quindi secondo l’Ircaf “se sommiamo la bolletta di gas e energia 2022, il costo annuo della famiglia tipo è pari a 3.454,5 euro. L’aumento della spesa annua che si profila è del 100% sul 2021 e del 135% sul 2020”. Lo scenario è questo nonostante le ingenti cifre stanziate dal governo per tentare di calmierare i rincari. Cifre che con il decreto Aiuti bis, sommato ai provvedimenti di fine 2021 e degli altri tre trimestri di quest’anno, “hanno raggiunto i 52 miliardi, ma che saranno insufficienti. Il nuovo governo che uscirà dalle elezioni del 25 settembre dovrà di nuovo intervenire”, è la facile previsione.

E il quadro non è ancora completo: “Se aggiungiamo che l’inflazione in Europa in luglio è salita al 8,9% in area euro, al 9,8% nella Ue, al 10,1% in Inghilterra, al 8,4% in Italia, il rischio è di una tempesta perfetta con un’inflazione che in autunno raggiungerà oltre il 10%, una recessione per l’alto costo dell’energia e delle materie prime, il calo domanda che coinvolgerà diversi settori, un aumento della povertà e la probabile riesplosione della pandemia post estate. La situazione diventerà drammatica“. Imprese ed esercenti hanno già iniziato a pubblicare online le loro bollette di quest’estate accanto a quelle dell’anno scorso (vedi foto), per dimostrare come sia sempre più difficile tirare avanti.

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