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La volontaria di Italia Viva svela la campagna social dei renziani contro Crisanti: “Vergognoso”. E viene liquidata da De Giorgi

La denuncia dell'account Twitter @Camiziani che si è dissociata dai toni del suo partito. Subito ripresa dallo staff. I messaggi sono stati cancellati, ma salvati dal giornalista de la Stampa Alberto Infelise
La volontaria di Italia Viva svela la campagna social dei renziani contro Crisanti: “Vergognoso”. E viene liquidata da De Giorgi
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“Io non faccio campagna elettorale in questo modo, sia chiaro, lo ripeto di nuovo”. La denuncia è comparsa su Twitter: una volontaria di Italia viva ha pubblicato sul suo account @Camiziani gli screenshot dei messaggi arrivati dal partito di Matteo Renzi. E ha di fatto svelato la campagna social organizzata nelle scorse ore contro l’ultimo nemico, il capolista dem Andrea Crisanti: in particolare ha mostrato le indicazioni precise ricevute per rilanciare gli attacchi al candidato, nel bel mezzo della rissa verbale sul Covid, scoppiata ieri 17 agosto. Nel testo si legge: “Sostieni il post di Matteo, retwitta il video di Matteo, retwitta il video di Bonifazi e retwitta la card che ricorda le frasi folli di Crisanti”.

E proprio contro le modalità della campagna, si è scagliata la volontaria. “Abbiamo un bel programma, concentriamoci su questo”, si leggeva nel tweet che ha poi cancellato ed è stato invece ripostato dal giornalista de la Stampa Alberto Infelise. “Così è vergognoso. Un conto è una battuta di Bellanova, ma ora basta. Matteo Renzi avanti con le idee, non fango“. Ma invece di ricevere risposta, @Camiziani è stata liquidata in malo modo dal renziano Alessio De Giorgi: “Hai pubblicato una chat privata”, si legge nel tweet (anche questo sparito), “hai pubblicato un numero di telefono non tuo e privato, sei volontaria ma ti metti a fare polemica pubblica contro il partito, due ore dopo avevi 68 pagine di programma da diffondere, ti bastano? Stop polemiche, impegniamoci tutti”. Un attacco al quale la volontaria ha replicato: “Tranquilli ho parlato con la segreteria, non si lavora così. Io almeno”.

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