Un nuovo distacco ha interessato il ghiacciaio della Marmolada, dove il 3 luglio scorso 11 persone sono morte per il crollo del seracco. Secondo i primi rilievi si tratta di un crepaccio con una larghezza di circa 200 metri e uno spessore tra i 25 e i 35 metri. A lanciare l’allarme è stato il gestore del rifugio, testimone oculare dell’ennesimo crollo in Marmolada, che ha parlato di un forte rombo sulla destra orografica del massiccio e di un grande crepaccio che si è palesato.

Immediato un nuovo sopralluogo aereo dell’area: i tecnici della provincia hanno verificato l’entità del distacco sottolineando, appunto che, dalle prime rilevazioni aree “si stima che il crepaccio abbia una larghezza di circa 200 metri”. Le attività di “osservazione del ghiacciaio”, fa sapere la Provincia “proseguono non stop tramite laser e interferometro”.

La zona è stata interdetta agli escursionisti dopo la recente tragedia.

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