Proprio mentre i suoi alla Camera non votavano il decreto Aiuti, aprendo un nuovo strappo dentro la maggioranza, il garante M5s sul Blog rilanciava sulla necessità di approvare la legge sul salario minimo. Beppe Grillo ha infatti pubblicato un post per commentare l’ultimo rapporto annuale dell’Inps che ha fotografato la desolante condizione delle retribuzioni italiane. Nel report è emerso che “il 23% dei lavoratori italiani guadagna meno di quanto sarebbe loro assicurato dal Reddito di cittadinanza (780 euro)”.

“Numeri pazzeschi”, si conclude il post di Grillo, “che devono assolutamente essere stravolti. Per farlo abbiamo l’urgente bisogno di un salario minimo. Adesso”. Proprio il salario minimo è tra le nove richieste avanzate da Giuseppe Conte a Mario Draghi perché il M5s continui a sostenere l’azione di governo. Grillo nel post non si limita a parlare delle retribuzioni, ma ribadisce anche l’importanza della misura fortemente voluta dal M5s del “reddito di cittadinanza”. E, citando sempre il report Inps, continua: “Aumenta la natalità nelle donne povere, diminuisce la mortalità e coloro che ne usufruiscono sono percettori attivi, ovvero persone che lavorano (il 20%, quasi 400mila persone). Il 30% dei lavoratori ha salari al di sotto dei 9 euro lordi l’ora, e donne e giovani sono i maggiormente colpiti dai salari bassi”.

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