Si era trasferita nella sua nuova casa a Borgo Piave nella marina di Lecce nel 2019 ma quasi subito dopo è iniziato il lockdown a causa della pandemia di Covid-19 e, rispettando le normative, non è uscita di casa. Quando le restrizioni si sono allentate e si è potuto riprendere a uscire, lei non ha potuto farlo a causa della strada non asfaltata, un percorso accidentato e irregolare che collega la sua abitazione alla strada principale. La vicenda di Margherita Rollo, donna con disabilità motoria che per spostarsi utilizza una carrozzina elettronica, dopo quasi 2 anni non ha ancora trovato una soluzione. “Mi sento quasi segregata in casa” dice a Ilfattoquotidiano.it. Per denunciare la grave situazione in cui è costretta a vivere ha lanciato una petizione su change.org il 3 giugno intitolata “Asfaltate 70 metri di strada per l’indipendenza di Margherita”, che ad oggi ha superato le 62mila firme. Rollo è da un anno in contatto con l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Lecce Marco Nuzzaci per cercare una volta per tutte di risolvere il problema.

La denuncia – Al momento è stato fatto un unico sopralluogo, il 20 giugno 2022, per capire meglio l’entità dei lavori a carico dell’amministrazione comunale leccese, a seguito del lancio su change.org della sua petizione che in quel momento aveva già raggiunto le 50mila firme. “In quell’occasione l’assessore Nuzzaci mi ha detto che il contratto con la ditta appaltatrice sarebbe stato firmato entro fine giugno. Ma poi siamo arrivati alla seconda settimana di luglio e ancora non sono partiti i lavori. L’ultima volta che ho sentito l’assessore è stato il 7 luglio e mi ha assicurato che farà svolgere un secondo sopralluogo intorno alla metà del mese ma io continuo a restare impossibilitata ad uscire, mi sento privata della libertà” racconta Rollo a Ilfattoquotidiano.it.

La risposta dell’assessore – Dopo che la vicenda di Margherita ha iniziato a diffondersi anche sui social a giugno, l’assessore Nuzzaci ha commentato cosi settimane fa: “Sono personalmente in contatto con Margherita. È circa un anno che il settore Lavori Pubblici è al lavoro per risolvere il suo problema, utilizzando economie di gara legate a lavori di rifacimento del manto stradale nei quartieri della città. L’iter per asfaltare i circa 150 metri di strada che conducono dall’abitazione di Margherita alla strada è stato particolarmente complesso, in quanto parte del percorso da asfaltare non era di proprietà del Comune”. Poi precisa che “alcune particelle erano proprietà di altrettanti privati e abbiamo dovuto acquisirle prima di poter impiegare risorse pubbliche per intervenire su di esse. È la legge che lo prescrive e noi siamo tenuti a osservarla”. Nuzzaci aggiunge che “a questi ostacoli, già affrontati e superati, si è aggiunto il caro materiali, che ha fermato per tre mesi le gare relative al rifacimento strade, fino all’approvazione del nuovo prezzario regionale da utilizzare nei bandi per i lavori. Il primo avviso pubblicato dal Comune dopo l’approvazione del prezzario regionale è stato quello relativo alla strada per casa di Margherita”. L’assessore inoltre ha dichiarato che “è stato avviato l’iter della gara per i lavori di posa dell’asfalto che, data la particolarità della strada, sostanzialmente un tratturo in campagna, vanno eseguiti a mano e non con automezzi, come appurato dai numerosi sopralluoghi effettuati. Insieme ai funzionari dell’ufficio Lavori Pubblici stiamo compiendo tutti gli sforzi che sono necessari per assicurare a questa nostra concittadina la possibilità di percorrere autonomamente la strada. Ad ogni nuovo passaggio di questa intricata vicenda mi sono premurato personalmente di aggiornare Margherita. Confido che in poche settimane tutto sarà finalmente risolto”.

La prima richiesta nel 2020 – “Poche settimane per risolvere tutto? Me lo auguro ma io resto scettica visti i pregressi”, risponde Margherita che si sente stremata per l’attesa di due anni. “Non è mia intenzione fare polemiche inutili ma sto chiedendo solo di poter uscire da casa senza rischiare di farmi male”. Era il 2020 quando Rollo ha presentato la prima richiesta in Comune per far avviare i lavori di asfaltatura del percorso sterrato, irregolare e con grosse pietre. “Non ho ricevuto nessuna risposta dal precedente assessore al Lavori Pubblici Alessandro Delli Noci, ora consigliere regionale. Però sono trascorsi due anni e non sono mai partiti i lavori”. Contattato dal Fatto.it l’assessore Nuzzaci non ha risposto in merito all’attuale situazione. “Questa è una battaglia che voglio portare avanti senza pietismo ma per sentirmi finalmente libera di uscire in sicurezza da casa mia. Ho ridotto moltissimo la mia libertà di movimento, e questo mi dà molto fastidio come immagino sia per tutti al posto mio”. Margherita è molto stanca ma non vuole mollare. “Quando è cambiata l’amministrazione comunale, ho cercato subito l’assessore Nuzzaci che mi ha richiamato la prima volta a luglio 2021 e mi aveva detto che dopo Ferragosto 2021 sarebbero iniziati i lavori. Ma non sono mai partiti. Mi sento presa in giro perché mi sono state assicurate delle cose che poi non sono realizzate”. Inoltre nel 2020, finito il lockdown, quando si è potuto uscire di casa Rollo si è anche ribaltata con la carrozzina a causa della strada sterrata, “non posso continuare a vivere in queste condizioni”. Il 9 settembre 2021 Margherita ha contattato nuovamente Nuzzaci per sapere lo stato dell’arte dei lavori e le è stato risposto che bisognava fare un nuovo progetto con una gara di appalto. “Mi domando – dice al Fatto.it Rollo – allora perché inizialmente mi era stato assicurato che i lavori sarebbero iniziati a Ferragosto 2021? Sarebbe stato più corretto da parte delle istituzioni spiegarmi sin dall’inizio come stessero le cose”. La petizione online termina con questo appello: “Oggi ancora nulla è cambiato. Mi rivolgo ancora una volta all’Assessore Marco Nuzzaci e al Sindaco Carlo Salvemini chiedendo il loro celere intervento! Signori, si tratta solo di 70 metri d’asfalto!”.

Articolo Precedente

Libero Cinema in Libera Terra, al via la 17esima edizione: la carovana di Cinemovel parte da Milano e proietta “Nulla di sbagliato”

next
Articolo Successivo

Ius scholae, ho raccontato le storie degli italiani senza cittadinanza. Ecco perché serve la legge

next