La circolazione virale si fa sempre più sostenuta sotto la spinta di Omicron 5 e l’Italia torna a sfondare quota 60mila casi in 24 ore, senza contare il gran numero di persone che accertano la propria positività attraverso test fai-da-te e quindi non risultano nel bollettino. I nuovi casi diagnosticati ufficialmente sono stati 62.704 tra i 292.345 tamponi processati, di cui 235.719 test rapidi. Non si registravano così tanti infetti scoperti da inizio maggio. L’incidenza è al 21,4%. I decessi riportati sono 62. Si consolida anche l’inversione di tendenza riguardo il saldo ingressi-uscite dai reparti di area medica con 218 pazienti Covid in più in un giorno, mentre le terapie intensive calano di 3 posti letto occupati in un giorno da 25 ingressi.
La settimana inizia quindi con un chiaro peggioramento del quadro epidemiologico, evidente dal confronto con la settimana scorsa: confrontando i giorni lunedì-martedì con il 13-14 giugno si nota una netta crescita dei casi, passati da 49.485 a 79.275, in aumento anche ingressi in terapia intensiva (da 38 a 48), decessi (da 114 a 121) e peggiora il saldo ingresso-uscite dall’area medica (da +81 a +405).
Ad oggi nei reparti risultano 4.803 pazienti Covid ricoverati e altri 206 vengono assistiti in area medica. In isolamento domiciliare si trovano 594.921 contagiati per un totale di 599.930 attualmente positivi. Dall’inizio della pandemia sono quasi 18 milioni i casi accertati (17.959.329). In 17.191.557 sono già guariti o sono stati dimessi (+37.921 in 24 ore) e altri 167.842 sono deceduti. La Lombardia con 9.900 nuovi casi è la regione con l’incremento maggiore, seguita da Lazio (7.549), Veneto (6.452) e Campania (6.018). Oltre 5mila casi anche in Sicilia (5.559) e in altre dieci si segnalano più di 1.000 casi.
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