Il mondo FQ

Corruzione sui fondi per l’Iraq, l’ex ministro dell’Ambiente Clini condannato anche dalla Corte dei Conti: deve risarcire 1 milione

La vicenda è quella del finanziamento da 54 milioni di euro concesso dal dicastero per il progetto New Eden per le paludi della Mesopotamia. L'anno scorso per lui è arrivata la condanna a 6 anni di carcere
Corruzione sui fondi per l’Iraq, l’ex ministro dell’Ambiente Clini condannato anche dalla Corte dei Conti: deve risarcire 1 milione
Icona dei commenti Commenti

Per l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini, condannato lo scorso anno a sei anni di carcere per corruzione, arriva anche il giudizio della Corte dei Conti. Come riporta Repubblica, dovrà risarcire un milione di euro al dicastero che ha retto ai tempi del governo Monti. La vicenda è quella del finanziamento da 54 milioni di euro concesso dal dicastero per il progetto New Eden che riguardava la riqualificazione di una zona dell’Iraq. Secondo i giudici 1 milione è finito nelle tasche di Clini e altri 2 milioni in quelle dell’ingegnere e imprenditore Augusto Calore Pretner, di Ferrata. I soldi sono passati per una società cartiera olandese e poi transitati su conti cifrati in Svizzera, stando alle ricostruzioni degli investigatori.

Il progetto per le paludi della Mesopotamia era stato messo a punto quando Clini era direttore generale del Ministero di cui avrebbe poi preso la guida nel 2011. Nel 2014 l’arresto con l’accusa di aver sottratto parte dei fondi. I giudici hanno ritenuto, scrive Repubblica, che la “sottrazione a fini personali di ingenti fondi pubblici tramite complicate operazioni bancarie, finalizzate all’occultamento degli illeciti“, sia stata “connotata dall’elemento psicologico del dolo”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione