Un richiamo alla pace e alla “responsabilità“. In occasione del concerto per la Festa della Repubblica eseguito dall’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, diretta dal Maestro Myung-Whun Chung, Sergio Mattarella ha voluto incentrare il discorso sulla guerra in Ucraina.

“Oggi, l’amara lezione dei conflitti del XX secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Russia, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica. Trovarsi nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e la Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina”, ha detto il presidente della Repubblica, sottolineando che il conflitto ha conseguenze non solo in Ucraina, ma che “riguardano tutti” e “globali”.

Per questo, ha spiegato, “con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace”. “L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti – ha concluso – Esistono per il genere umano, con la più grande evidenza, beni condivisi e gravi pericoli comuni che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale”.

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