Scintille in Aula a Palazzo Madama tra il senatore Andrea De Bertoldi, di Fratelli d’Italia, e i parlamentari del Movimento 5 stelle insieme al comunista Emanuele Dessì. Parlando delle riforme legate al Pnrr, che il senatore meloniano definisce “accordicchi” presi dalla maggioranza, De Bertoldi attacca il Reddito di cittadinanza, “che certamente la Lega non ha avuto molta soddisfazione ad approvare nel primo governo Conte”. Alberto Airola del Movimento 5 stelle, però, lo interrompe subito, protestando dal fondo dell’Aula. “Stai zitto e lascia parlare la gente. Vergognati!”, si scalda quindi l’esponente di Fratelli d’Italia che continua la sua invettiva.

“L’educazione di chi vuole insegnare ai giovani a vivere di sostentamenti: questo è il MoVimento 5 Stelle – attacca ancora – Si vuole insegnare ai giovani a vivere di elemosina di Stato. Noi vogliamo che i giovani vadano a lavorare e si investa nel lavoro e non nel reddito di cittadinanza”, invitando il viceministro (di Forza Italia) Gilberto Pichetto Fratin, presente in Aula, e la Lega a “fare una riforma fatta bene”, cancellando “subito il reddito di cittadinanza“. “Investiamo nell’educazione dei giovani, che devono imparare che cos’è il sacrificio e il gusto del lavoro e non fare i parassiti a 800 euro e magari guadagnare poi in nero con il sommerso quello che gli manca”, incalza ancora il senatore di Fratelli d’Italia. Al nuovo affondo anche l’esponente del Partito comunista, Emanuele Dessì, protesta dal banco, e viene subito richiamato dalla vicepresidente Anna Rossomando che lo avverte: “Non mi costringa a espellerla dall’Aula”.

Quindi De Bertoldi prosegue: “Io provengo da una zona turistica e ogni giorno nel mio Trentino ho baristi, ristoratori, gente che lavora quindici ore al giorno che mi dice queste cose. Poi qui in Aula troviamo gli apostoli del reddito di cittadinanza, con i quali vorrei tanto confrontarmi in campagna elettorale. Venite in campagna elettorale…”. E conclude: “Il governo abbia il coraggio di andare oltre le mezze riforme”.