Lo scorso mercoledì in West Virginia, Stati Uniti, una donna si è imbattuta in una sparatoria: Dennis Butler, 37 anni, aveva iniziato a far fuoco dalla sua auto contro un gruppo di persone riunite per una festa di compleanno, sulla strada. Di fronte alla scena, la donna ha a sua volta tirato fuori una pistola, uccidendo l’aggressore. Il fatto avviene nel pieno del dibattito sulla necessità o meno di limitare la libertà di disporre di armi, a pochi giorni dalla strage alla scuola elementare Robb di Uvalde, in Texas.

La donna stava partecipando alla festa di compleanno insieme ad altre 30-40 persone e possedeva regolarmente la sua pistola. Dennis Butler invece aveva precedenti penali, quindi non era autorizzato a possedere il fucile semiautomatico che ha utilizzato. Prima di iniziare a sparare, si apprende, il 37enne era stato invitato ad allontanarsi dal posto e a non parcheggiare la sua auto nell’area dove si teneva la festa: stando a quanto riferito dalla polizia locale, poco dopo Butler è tornato armato di un fucile semiautomatico Ar-15 (arma usata spesso nelle stragi in America) e ha iniziato a sparare dall’auto contro la folla, tra cui c’erano anche molti bambini. Della donna invece non è stata rivelata l’identità, ma si è appreso che non aveva esperienza nelle forze di sicurezza né un particolare addestramento: “È solo un membro della comunità che portava la sua arma legalmente” ha detto Tony Hazelett, portavoce della polizia. “Invece di fuggire o mettersi al riparo, ha affrontato la minaccia e ha salvato diverse vite umane”: accertato che l’arma era posseduta legalmente, la donna è stata rilasciata senza denunce.

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