Manifesti di denuncia per le condizioni lavorative degli stagionali nel settore turistico sono apparsi il 1° maggio nel centro storico di Lipari (Messina). “Cercasi schiavo per la stagione estiva”, si leggeva su un cartellone con tanto di particolari contrattuali: “Dieci ore al giorno, no trattamento di fine rapporto, contratto irregolare o stipendio a nero. Giorno libero? Ah ah ah“. Il messaggio si concludeva con un monito rivolto agli interessati, invitati a “confrontarsi con i loro colleghi, ad attivare solidarietà, a organizzarsi e a far valere i propri diritti. Buon 1° maggio”.

Il presidente di Assoimprese Eolie, Maurizio Cipicchia, per parte sua non ha preso molto bene l’ironia dell’ignoto attacchino: “Stamane svegliandoci abbiamo visto i muri del nostro paese tappezzati da manifesti abusivi, in quanto non conformi alla normativa sulle affissioni, dal titolo ‘Cercasi Schiavo ove gli autori evidenziano: la proposta irregolare di contratti di lavoro, il lavoro in nero ect…'”. “Sarebbe stato più opportuno ed onesto senza trincerarsi nell’anonimato – prosegue Cipicchia nella nota – avere il coraggio di denunciare agli organi competenti che hanno da sempre effettuato i dovuti controlli, in tal senso, e verbalizzato le irregolarità riscontrate, compreso quanto indicato nel manifesto”. Al contempo, i carabinieri hanno avviato un’indagine per risalire ai responsabili: effettueranno controlli nelle vie del centro storico e passeranno al vaglio i filmati delle telecamere di videosorveglianza.

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