Due gol alla sua ex squadra, il pallone posizionato sul dischetto del rigore, con ancora lui, Pietro Iemmello, pronto a siglare la tripletta. Quindi l’inizio di una serata di sport che diventa di delinquenza. Un tifoso invade il campo e punta l’attaccante del Catanzaro, in quel momento in vantaggio 5-1. Gli corre incontro, pronto ad aggredirlo fisicamente. Lo bloccano i compagni di squadra e gli steward, a fatica. Lui non si ferma, guarda il giocatore e mima un gesto inequivocabile agitando il braccio all’altezza della gola: “Te la taglio”. Accade tutto al 19′ del secondo tempo del posticipo del girone C di Serie C tra Foggia e Catanzaro allo stadio Zaccheria. Per la cronaca, finirà 6-2. Ma il risultato è l’ultima cosa che conta. Perché la serata di sport, finisce in quel momento.

La partita viene interrotta per 11 minuti e Iemmello deve essere sostituito subito per evitare nuovi tentativi di aggressione da parte dei tifosi del Foggia, dove il calciatore ha già giocato per due volte in passato. Nell’ultima occasione, dopo un derby perso contro il Lecce nel marzo 2019, fu suo malgrado protagonista di un altro episodio di delinquenza: la sua automobile, un suv Mercedes, venne dato alle fiamme nella zona di piazza Puglia. La parte anteriore del veicolo andò distrutta, nonostante l’intervento dei vigili del fuoco. Oggi come allora, la procura di Foggia sta valutando se aprire un’inchiesta. L’ipotesi di reato, in questo caso, è di ‘scavalcamento’, prevista dalla normativa sulle manifestazioni sportive.

Gli agenti della Questura di Foggia stanno identificando alcuni tifosi della curva Nord. Stando alla ricostruzione dell’accaduto – in diversi momenti – in campo sono entrati tre ultrà, uno dei quali è entrato in contatto con l’ex Iemmello. Stando a quanto si apprende, l’episodio non è legato a presunte infiltrazioni della criminalità nella tifoseria foggiana, anche perché al momento non vi sono indagini in corso né da parte della Procura di Foggia né della Dda di Bari su questo aspetto.

Quanto accaduto ha provocato la reazione del sindacato dei calciatori Aic, della Lega Pro e del club pugliese, costretto a chiedere scusa “a tutti i tifosi” per quanto avvenuto allo Zaccheria. Ma proprio contro la società rossonera si è scagliata la compagna di Iemmello, Giulia Elettra Gorietti. “Mia figlia ieri guardava il papà giocare e ha dovuto assistere a uno spettacolo che ha tutto tranne i valori che lo sport deve trasmettere…”, ha scritto in un post su Instagram. “È impensabile quello che è successo ieri, minacce di morte e tagli di gola mimati in diretta tv – ha aggiunto l’attrice romana- Davanti a bambini che guardano la loro squadra. Non parlo mai di calcio, ma dopo ieri condanno il club Foggia che non sa gestire la tifoseria e le partite nel proprio stadio. Inutile che si dissociano nelle interviste, lo dimostrino con i fatti”.

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