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La francese Société Générale esce dalla Russia con una perdita di 3 miliardi di euro. Ma la borsa premia il titolo

Ora la palla passa all'italiana Unicredit (che in Russia controlla Unicredit bank, quota di mercato di poco sopra l'1%) e all'austriaca Raiffeisen Bank. Unicredit è in Russia dal 2005, la sua controllata ha 2 milioni di clienti e un centinaio di filiali, l'esposizione è principalmente verso gruppi minerari locali   
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Il gruppo bancario francese Société Générale ha deciso di vendere la sua partecipazione (99,9%) nella controllata russa Rosbank che conta 12mila dipendenti. L’acquirente è la società Interros Capital del miliardario russo Vladimir Potanin. L’operazione costerà alla banca francese circa 3 miliardi di euro ciò nonostante il mercato ha apprezzato il taglio dei legami con la Russia e il titolo guadagna alla borsa di Parigi oltre il 7%. Il gruppo francese era quello con la presenza più forte in Russia, con una quota del mercato bancario nazionale di oltre il 3%. Ora la palla passa all’italiana Unicredit (che in Russia controlla Unicredit bank, quota di mercato di poco sopra l’1%) e all’austriaca Raiffeisen Bank. Unicredit è in Russia dal 2005, la sua controllata ha 2 milioni di clienti e un centinaio di filiali, l’esposizione è principalmente verso gruppi minerari locali.

“La chiusura dell’ operazione dovrebbe avvenire nelle prossime settimane”, ha affermato SocGen, aggiungendo che il suo obiettivo era quello di uscire dal Paese “in modo efficace e ordinato”. Le azioni SocGen sono aumentate di oltre il 6% nelle prime contrattazioni. La controllata russa ha generato il 2,7% dei profitti del gruppo francese e rappresenta l’1,7% dell’esposizione totale della banca che ha comunque confermato il suo piano di distribuzione di dividendi agli azionisti.

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