Un altro naufragio nel Mediterraneo centrale. La nave di soccorso Sea Watch 3 ha tratto in salvo 34 persone: i migranti hanno riferito all’equipaggio che sul barcone erano in 53 e che molti compagni di viaggio e familiari, nella traversata, sono annegati. Lo ha reso noto su Twitter la stessa ong, che quando è arrivata sul posto ha trovato anche la Guardia costiera libica: “Ieri l’equipaggio di Sea Watch3 è stato testimone di una tragedia nel Mediterraneo centrale” ha twittato l’account di Sea Watch Italy. “Dopo aver ricevuto un mayday, siamo arrivati sulla scena di un naufragio, un gommone stava affondando e decine di persone erano in acqua. La cosiddetta guardia costiera libica era sul posto e la situazione era estremamente caotica. Avevamo informazioni su almeno 50 persone in difficoltà, ne abbiamo salvate 34. Temiamo che molte siano annegate”.

È la quinta operazione di salvataggio che la ong compie nell’arco di 24 ore. L’equipaggio della ong, in totale, sta fornendo assistenza a più di 200 persone: di queste, in molte hanno bisogno di cure mediche urgenti, dichiarano dalla Sea Watch.

Nel frattempo, all’alba di ieri ci sono stati due sbarchi a Lampedusa (Agrigento): il primo con 87 migranti, l’altro con 85. Nell’arco di 24 ore, con 12 diversi barchini sono arrivate sull’isola 510 persone: l’hotspot di Lampedusa ha visto aumentare i suoi ospiti, in meno di 48 ore, da 2 persone a 831. I migranti sbarcati provengono principalmente da Egitto, Siria, Sudan, Somalia, Niger ed Eritrea. Le imbarcazioni, che avevano a bordo da 16 a 199 migranti, sono state bloccate dalle motovedette della Guardia costiera e delle Fiamme gialle.

Di fronte alla nuova ondata di approdi e all’hotspot strapieno, la prefettura di Agrigento – in accordo con il Viminale – ha disposto il trasferimento di 127 migranti a porto Empedocle (Agrigento): la polizia ha già imbarcato le persone su un traghetto di linea.

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