Un attacco al Pd e alle sue scelte in politica estera. Andrea Scanzi, conduttore del talk politico ‘Accordi&Disaccordi’, insieme a Luca Sommi, con la partecipazione di Marco Travaglio, in onda sul Nove, ha messo in fila una serie di domande sull’atteggiamento filo-americano del segretario dei democratici Enrico Letta, che tre giorni fa è stato tra i pochi leader europei – e l’unico in Italia – a chiedere lo stop immediato dell’importazione di gas e petrolio russo, subito attaccato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che invece ha definito questa proposta un “suicidio” per le famiglie e le imprese. “Sono totalmente d’accordo con il professor Massimo Cacciari (ospite della puntata precedente, ndr) quando si dice sconcertato dalle ultime uscite del Partito democratico – ha cominciato Scanzi -, ed è il vero tema politico di queste settimane. Darò una notizia triste all’onorevole Bersani, ma soprattutto a me stesso: nel caso specifico, purtroppo, ha ragione l’onorevole Meloni quando dice che se fermiamo le forniture di gas tra tre mesi chiudono le industrie. Letta ha detto anche cose anche condivisibili, da un punto di vista etico e morale, perché sicuramente è mosso dal desiderio nobilissimo di aiutare il popolo ucraino. Ma ha detto delle sciocchezze. Prima di tutto ha lasciato intendere che se noi aumentassimo le sanzioni, automaticamente ci sarebbe la pace. È una semplificazione totalmente falsa – ha precisato il giornalista – perché la guerra andrebbe avanti lo stesso, perché Putin avrebbe altre armi, perché magari Putin sarebbe ancora più nervoso, quindi potrebbe diventare ancora più efferato. Quindi non è una cosa automatica: io aumento le sanzioni, quindi magicamente torna la pace. Non è così. E poi ha detto una cosa che sa benissimo non potersi fare, perché l’Italia non può imporre le ulteriori sanzioni di cui parla. Perché se tu importi il 90% del gas dai paesi esteri e di questo 90 il 40% lo prendi dai russi, come fai a rinunciare al gas russo? Lo può fare forse la Francia, lo può fare forse un altro paese, ma non l’Italia e non la Germania. Quindi è una cosa che non è sul tavolo.

Dopodiché c’è un punto politico – ha spiegato l’editorialista de Il Fatto Quotidiano -. Io sento dire da mesi, ormai da anni, che Letta manca di carisma. L’ho scritto tante volte anch’io. A volte non si capiva cosa volesse fare, se voleva stare di qua o di là, se voleva stare con Renzi, se voleva stare con Conte. Adesso improvvisamente io lo vedo con un piglio, con un trasporto, con una grinta che mi piace, perché Letta ha dimostrato di avere una grande forza, anche dialettica. Purtroppo però la sta spendendo male, perché è quello che si sbatte probabilmente di più sull’aumento dei soldi legati al riarmo, che già mi inquieta se penso che lo fa il Pd e non la Meloni. Cioè perché il Pd è diventato il partito che sta più sgomitando per aumentare? – si è chiesto il giornalista in chiusura del suo intervento – E per fortuna non è passata quella opzione. Perché è diventato il più atlantista, perché è diventato il più filo-Biden, perché sta facendo e sta dicendo tutte quelle cose che sono più lontane dal mondo pacifista, da quello che dice Papa Francesco? Ripeto, è normale se lo dice la Meloni, io non posso accettare che Letta assomigli a La Russa“, ha concluso Scanzi.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

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