Costretti a “eseguire dei piegamenti sulle braccia (flessioni, ndr) e a pagare la colazione a tutti i presenti” qualora si fossero presentati in ritardo rispetto alle 6.30, ora fissata per l’inizio dello svolgimento dell’attività formativa. Vittime, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, gli specializzandi della Scuola di Ortopedia di Salerno. La testata riferisce che sulla vicenda sono già state aperte due inchieste interne, e che il direttore della Scuola Nicola Maffulli è stato sospeso.

La denuncia, con allegati alcuni video che riprendono quanto accadeva, è stata presentata dall’Als, Associazione liberi specializzandi. Le indagini interne sono state avviate, una dall’Azienda ospedaliera e una dall’Università. Il dg dell’Azienda ospedaliera, Vincenzo D’Amato, ha giudicato inaccettabile quanto avvenuto, mentre il rettore dell’Università, Vincenzo Loia, ha chiesto una relazione approfondita sui fatti.

Maffulli, 62 anni, è il quinto ortopedico nel ranking mondiale e presidente europeo dei medici sportivi. Lavora anche a Londra, dove ha una cattedra alla Queen Mary University. Alla scuola di specializzazione, scrive Il Corriere, parre abbia imposto alcune regole. Il giornale riporta le parole di uno specializzando, anonimo: “Giacca e cravatta, se si arriva in ritardo – significa 6.32 – punizioni, cioè flessioni”. Un altro ancora: “Ho visto escludere colleghi dalla sala operatoria per cose che non c’entravano niente con il lavoro”. Il presidente dell’Associazione degli specializzandi, Massimo Minerva, parla di “evidenti illegalità deontologiche e giudiziarie”.

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