Fratelli d’Italia primo partito, mentre il Partito democratico scivola in seconda posizione. È quanto rivela un sondaggio Ipsos realizzato per il Corriere della Sera. Il partito di Giorgia Meloni, stando alle ultime rilevazioni, raggiunge il 21,5% dei consensi, crescendo dell’1,8% rispetto a un mese fa. Il Partito democratico, invece, è fermo al 20,9% e si colloca quindi in seconda posizione. Con il 17,5% dei consensi, poi, la Lega è al terzo posto, arretrando di 0,5% rispetto al precedente consenso. Mentre cala ancora dello 0,9% l’intenzione di voto per il Movimento 5 stelle che tocca il punto più basso degli ultimi due anni, attestandosi al 14,5%. In flessione anche il consenso per Forza Italia, stimata all’8,1%. Sopra alla soglia di sbarramento del 3% anche la federazione Azione/+Europa che raggiunge il 3,6% di consensi. A “vincere”, però, è il partito dell’astensione: tra indecisi e persone che, a oggi, non andrebbero neanche al voto, si arriva al 40,6% degli intervistati. La percentuale, segnala Nando Pagnoncelli, da gennaio è stabilmente sopra al 40%.

Se si andasse al voto oggi, quindi, con le attuali coalizioni, il centrodestra arriverebbe al 47,1%, guadagnando così lo 0,5% dei consensi. Il centrosinistra, invece, raggiungerebbe il 31,2% e un’eventuale alleanza giallorossa arriverebbe al 38%, in calo di oltre 1 punto percentuale rispetto alle settimane precedenti. Neanche il cosiddetto “campo largo” riuscirebbe a prevalere sul centrodestra, fermandosi al 45,7%.

Parallelamente al consenso per Fratelli d’Italia, cresce anche l’indice di gradimento per la sua leader, Giorgia Meloni: è al 37%. Sorpassato quindi Giuseppe Conte, sulla cui leadership oggi si stanno esprimendo gli iscritti al Movimento 5 stelle. Il suo indice di gradimento è stabile al 36% rispetto alla precedente rilevazione del 24 febbraio. Matteo Salvini, invece, raggiunge il punto più basso di gradimento dal 2016 a oggi, secondo l’analisi di Pagnoncelli: “piace” al 24% e si attesta quindi in una posizione più bassa rispetto a diversi leader politici come Roberto Speranza (35%), Enrico Letta (28%), Emma Bonino e Silvio Berlusconi, entrambi al 26%.

Guardando all’indice di gradimento verso il governo, l’operato dell’esecutivo “piace” al 57%, calcolando la percentuale di giudizi positivi su quanti esprimono una valutazione. Anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, raccoglie consensi, arrivando a una percentuale di giudizi positivi del 60%.

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