Botta e risposta tra Marco e Travaglio e Gad Lerner ad ‘Accordi&Disaccordi’, il talk politico condotto da Luca Sommi e Andrea Scanzi in onda sul Nove, sulla reale destinazione delle armi inviate in Ucraina e sul ruolo della Nato che da terminato il suo vertice a Bruxelles il 24 marzo. “E’ stato fatto un passo avanti in questi giorni di riunioni?”, ha chiesto Sommi. “No non mi pare, mi pare che alla guerra criminale di Putin si risponda con un linguaggio di guerra e si è sentito parlare pochissimo di quello che intende fare la Nato e l’Europa per favorire un negoziato di pace. – ha premesso Travaglio – Biden che ogni tanto confessa perché è un po’ rintronato, la settimana scorsa ha detto che sono otto anni che gli Usa e l’Inghilterra armano l’Ucraina quindi non c’è nessun bisogno di armare l’Ucraina anche perché le nostre armi, come è noto, non vanno né ai panettieri, né ai pensionati, né i ragionieri ucraini che vogliono andare in giro con un missile anticarro sulle spalle o a tracolla – ha proseguito – Le armi arrivano su falsi convogli umanitari, vengono recuperate alla frontiera in luoghi segreti da milizie paramilitari perlopiù mercenarie, alcune naziste, altre no, alcune in vendita al miglior offerente e portate all’interno e molto spesso vengono intercettate dai russi che non riuscendo più a distinguere gli obiettivi civili dagli obiettivi militari, fermano o bombardano anche i convogli umanitari. Questo non fa altro che moltiplicare il problema che si porrà nel giorno in cui si metteranno a un tavolo per trattare il cessate il fuoco”, ha concluso il direttore de Il Fatto Quotidiano.

“Le armi che l’Occidente si è impegnato ad inviare all’Ucraina non arrivano ai civili, arriveranno forse all’esercito o forse ai mercenari. Però, una volta che finisce il conflitto, questi mercenari saranno tutti armati, ergo: è stato un errore inviare le armi?”, ha domandato Sommi a Lerner riassumendo la posizione di Travaglio come premessa. “Liquidare la resistenza, che è di popolo, con un consenso notevole, molti decidono di arruolarsi perché non vogliono vivere sotto i russi. E’ una storia lunga. scivolosissima: è un secolo che si combatte per l’indipendenza in Ucraina in varie forme. No, io non mi sentirei di mancare di rispetto alla loro scelta di resistere – ha detto l’ex conduttore -. Se Mariupol cadesse, io credo che le conseguenze per Odessa, per la Moldavia, sarebbero devastanti. Su una cosa in Accordi&Disaccordi per fortuna ci troviamo d’accordo con Marco, ed è il punto da cui è partito: io credo che l’unità così ostentata della Nato, la partecipazione del presidente americano al Consiglio europeo, sia un’illusione ottica che copre un’impotenza. Credo che la Nato, come in Afghanistan e come prima in Iraq, non sarà in grado di ricomporre un equilibrio europeo. Altra cosa, decisamente altra cosa, sarebbe la costituzione di un corpo di difesa europea, autonomo, che tratta, che crea zone cuscinetto con la Russia e per creare il quale si potrebbero abbattere, tagliare, le spese militari non certo aumentarle come, stato per stato, si sta facendo”, ha concluso Lerner.

‘Accordi&Disaccordi’ è prodotto da Loft Produzioni per Discovery Italia e sarà disponibile in live streaming e successivamente on demand sul nuovo servizio streaming discovery+ nonché su sito, app e smart tv di TvLoft. Nove è visibile al canale 9 del Digitale Terrestre, su Sky Canale 149 e Tivùsat Canale 9.

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