“Sono morto per cinque minuti”. Sono parole davvero toccanti quelle con cui il calciatore danese Christian Eriksen ha espresso la sua gratitudine per il supporto ricevuto durante la sua convalescenza in seguito all’arresto cardiaco del 12 giugno scorso. Mentre era in campo con la sua Danimarca contro la Finlandia nella partita degli Europei 2020, si era infatti accasciato improvvisamente al suolo a causa di un malore: soccorso tempestivamente e operato d’urgenza, si è salvato per miracolo. I medici gli hanno impiantato un defibrillatore cardioverter (ICD): per questo motivo il 29enne non è autorizzato a giocare nel calcio italiano a causa delle normative relative al suo dispositivo Icd, così nei mesi scorsi è stato costretto a concordare con l’Inter la risoluzione del suo contratto.

Ora, in un’intervista effettuata con una tv danese, Eriksen ha parlato di quei drammatici momenti: “È stato fantastico che in molti abbiano sentito come un desiderio di scrivermi o mandarmi fiori. Questo ha avuto un impatto su molte persone e hanno sentito il bisogno che io e la mia famiglia lo sapessimo. Questo mi ha reso molto felice. All’ospedale continuavamo a dirmi che ricevevano fiori per me, è stato strano perché non ti aspetti che la gente ti spedisca fiori perché sono morto per cinque minuti. È stato qualcosa di straordinario, ma è stato gentile da parte di tutti. È stato un aiuto per me, ricevere tutti questi auguri. E la gente continua a scrivermi. Ho ringraziato le persone che ho conosciuto, i dottori, la mia famiglia e tutti i fan che mi hanno spedito migliaia di lettere, email e fiori, o chi mi ha incontrato per strada. Vi ringrazio per il supporto“.

Il mio ‘goal’ è giocare il Mondiale in Qatar. Voglio giocare. Questa è stata la mia mentalità da sempre. È un obiettivo, un sogno. Sono in perfetta forma. Questo era il mio obiettivo ed è ancora lontano, quindi fino ad allora giocherò a calcio e dimostrerò che sono tornato allo stesso livello”, ha aggiunto Christian Eriksen. “È passato un pò di tempo. Spero che questo video spieghi come mi sento. Grazie per tutto l’amore. Questo mi rende davvero felice”, ha concluso il 29enne. Nel frattempo, il suo agente, Martin Schoots, ha aperto all’ipotesi di un suo approdo nel calcio inglese: “Giocare di nuovo in Inghilterra sarebbe assolutamente come tornare a casa per Chris e la sua famiglia”, ha detto Schoots alla Bbc. “Christian è stato trattato eccezionalmente bene dal pubblico britannico, non solo per le sue grandi capacità calcistiche, ma anche per i suoi valori umani, la sua modestia e il suo altruismo“.

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