Tassisti romani, se non ci foste bisognerebbe inventarvi. Ho preso mille taxi in vita mia, solo su tre corse ho avuto da ridire, tutte e tre le volte ero Roma.

La prima anni fa, l’autista non scese per caricarmi il bagaglio, feci tutto io alla salita e alla discesa. La seconda l’anno scorso: tratta Termini-Parioli, la tassista mi aggiunse alla tariffa cinque euro di bagaglio dopo aver allungato la corsa di un paio di chilometri. La terza oggi, la peggiore. Arrivo a Termini, esco non da Piazza dei Cinquecento ma da via Marsala e mi dirigo alla fila dei taxi. Quello in testa parte subito, il secondo si mette in moto e viene verso di me. L’autista scende e apre il portabagagli: dentro ci sono cartacce bisunte, terra, sporcizia, bottiglie vuote.
Mi siedo.

“Ma lo senti ‘sto freddo? Fa freddo oh”.
“Eh sì, andiamo in via delle Fresie”.
“Via delle Fresie, e dove sta?”
“Centocelle”.
“Ma che freddo oh. Io so’ freddoloso. Centocelle?”
“Sì”.
“Poi mi dici tu quando arriviamo dov’è ‘sta via, sennò metto il navigatore”.
“Meglio il navigatore…”

Partiamo. La macchina fa schifo: i sedili hanno un dito di polvere sopra. I tappetini sono fuori posto e incrostati di polvere. La copertura del tettuccio, slabbrata e lercia, è tenuta su con delle puntine colorate. Non c’è neanche il tassametro – prima che qualcuno suggerisca che il tassista fosse un abusivo: no, non era abusivo: era in fila con gli altri taxi e dentro l’auto aveva la targhetta con nome e cognome. Chiedere se c’è un bancomat qua sopra è come sperare di vedere Italia Viva sopra il 3 per cento, mi dico. Improbabile. Impossibile.

“Niente bancomat vero?”
“E no ce fermiamo alla banca?”
“No, grazie. Chiedo alla persona da cui sto andando di preparare del contante”.
“Eccerto”.
“Siamo arrivati, aspetti qui e prendo i soldi”.
“E chi se move”.
“Quant’è?”
“19.50 euro”.

Cornuto e mazziato. Ho fatto la tratta Termini-Centocelle altre volte, ho sempre pagato 15 euro. Mancando il tassametro, la tariffa se l’è fatta da solo il boss delle auto morte.

Tassisti, in particolare tassisti romani: io non metto in dubbio che tanti di voi facciano bene il proprio lavoro. Ma a volte la vostra sufficienza nel trattare i turisti è insopportabile. Non volete la concorrenza? Non volete Uber? Mettetevi una mano sulla coscienza e migliorate il servizio. Potreste iniziare – ma è solo un suggerimento eh – dal mettere il bancomat su tutte le auto. Siamo nel 2021, sapete? Le rendite di posizione sono finite, signori. O vi date una mossa o sarete sepolti dalle multinazionali che tanto aborrite. Nel frattempo, purtroppo non infrequentemente, è il servizio di alcuni di voi ad essere esecrabile.

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