Nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha risposto più volte alle domande sul suo futuro, e soprattutto a quelle sulla sua possibile corsa al Quirinale. “Un applauso, ha interpretato interpretare quello che sta nella testa di tutti i suoi colleghi qui oggi” ha detto ironizzando alla prima giornalista che ha posto il tema. Draghi poi non ha escluso alcuna ipotesi. “Sono un uomo, se volete un nonno, a servizio delle istituzioni. La responsabilità della decisione è interamente nelle mani delle forze politiche che hanno permesso a questo Governo di agire”. E ha proseguito: “Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui. Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà: l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, ed è la più ampia possibile. È una maggioranza che voglio ringraziare molto”. Lo scenario da temere, ha sottolineato, è quello di “una maggioranza spaccata sull’elezione del presidente della Repubblica. Se i partiti di maggioranza sapranno ricompattarsi intorno a un altro nome? Questo va chiesto a loro”.

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