Il mondo FQ

Emilio Fede, “anziano e in condizioni precarie”. Il Tribunale concede il differimento della pena

Di fatto col differimento dell’esecuzione della pena per un anno, che poi sarà certamente prorogato ancora, l'ex direttore del Tg4 torna in una condizione di libertà, dopo che era stato prima in detenzione domiciliare e poi in affidamento in prova
Emilio Fede, “anziano e in condizioni precarie”. Il Tribunale concede il differimento della pena
Icona dei commenti Commenti

Il 30 marzo scorso la Cassazione aveva confermato la sentenza di appello. Ma per Emilio Fede, ex direttore del Tg4 condannato in via definitiva nel 2019 per la vicenda Ruby bis a 4 anni e 7 mesi e poi a 2 anni per il caso di un presunto fotoricatto, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso “il differimento della esecuzione della pena per la durata di un anno” per le sue condizioni di salute “precarie” e in “progressivo peggioramento” e per “l’età avanzata”, ossia i suoi 90 anni.

Ieri sera, con una telefonata alla trasmissione Non è l’Arena di Massimo Giletti, lo stesso ex direttore, difeso dal legale Salvatore Pino, aveva annunciato di essere tornato “libero”. Di fatto col differimento dell’esecuzione della pena per un anno, che poi sarà certamente prorogato ancora, Fede torna in una condizione di libertà, dopo che era stato prima in detenzione domiciliare e poi in affidamento in prova. Date le sue condizioni di salute, scrivono i giudici (presidente Maria Paola Caffarena), si è “fortemente affievolita la funzione rieducativa della pena” e non si “ravvisano profili di attuale pericolosità sociale”.

In teoria, come si legge nel provvedimento, il cumulo pena che è stato inflitto all’ex direttore del Tg4 per le due condanne definitive è di 6 anni e 7 mesi con fine pena previsto per il 12 novembre del 2025. Tutto ciò, comunque, è superato dalla decisione notificata ieri al giornalista e al suo legale. Un decisione che ha portato ad una sorta di liberazione anticipata.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione