Un paziente mi parla della moglie che lo obbliga a mangiare solo alcuni cibi. Non ne permette molti altri e, inoltre, gli fa ingurgitare pastiglie e integratori vari. Alla mia richiesta di sapere chi consigliasse la moglie vengo a sapere che trae le sue convinzioni da un imbonitore televisivo che imperversa su diversi canali con la promessa di vivere fino a 120 anni. Pare che non sia medico e non si capisce a che titolo faccia questa previsione di lunga vita. L’unica cosa certa è che trae vantaggio dai suoi adepti, vendendo libri e forse ricevendo provvigioni sui prodotti reclamizzati.

In questi giorni è uscito il rapporto Censis che mostra come molti italiani siano propensi a prestare fede a svariate bufale (es: terra piatta), piuttosto che alle valutazioni di esperti del settore che citano dati scientifici. Il bisogno di magia appare molto grande anche nella nostra società e attraversa tutte le classi sociali. In un famoso libro del 1975 tradotto e pubblicato in italiano nel 1981 col titolo La struttura della magia, i due autori Bandler e Grinder affermano che ognuno di noi non opera in un mondo reale, ma crea mentalmente modelli e mappe del mondo che utilizza per poterci vivere dentro. Altri (Korzybsky) hanno affermato che la mappa rappresenta un territorio, ma non è la realtà di quel luogo. Inevitabilmente ognuno di noi crea una sua rappresentazione della realtà a cui si attacca e affeziona per divenirne alcune volte schiavo.

Una ragazza venne da me alcuni anni fa molto triste dopo un tentato suicidio. Aveva 27 anni e nel corso dell’ultimo decennio aveva avuto quattro relazioni sentimentali tutte andate a finire male. Si era convinta di essere “sbagliata”, incapace di suscitare amore, e si sentiva sconfitta. Le raccontai la storia di un uomo che pescava da un’urna dove erano presenti 90 palline nere (simbolo negativo) e 10 bianche. Fatti quattro tentativi in cui le palline erano nere si era convinto di essere molto sfortunato e stava desistendo, non sapendo che si trattava solo di una questione di probabilità statistica. A distanza di sei mesi la ragazza era felicemente fidanzata. L’ho rivista recentemente perché mi è venuta a salutare, portandomi in studio il figlioletto di sei mesi. Non so se le poche sedute con me abbiano influito, come lei crede, sulla sua vita. La sua mappa mentale è che io magicamente le ho aperto una prospettiva diversa, anche attraverso quel breve racconto. La mia mappa mentale vede la terapia da un punto di vista scientifico, per cui ritengo che abbia avuto efficacia, oltre a un pizzico di fortuna per aver incontrato il ragazzo giusto, il fatto che qualcuno la ascoltava e svolgeva un ruolo transferale rassicurante paterno (aveva perso il padre da piccola).

Alla televisione di stato ogni giorno, verso l’ora di maggior ascolto, un astrologo afferma che oggi le stelle dicono questo o quello in base al nostro segno zodiacale. Molte persone seguono le sue indicazioni o quantomeno ne tengono conto per la loro giornata. Non dobbiamo quindi meravigliarci se il 10% degli italiani è più propenso a credere a pochi dubbiosi che, con argomentazioni pseudoscientifiche, avversano i vaccini, piuttosto che al 99% dei medici che propugno il loro uso come unico mezzo per ridurre la pandemia. Il bisogno di credere a qualcosa di magico, tipo una pozione (idrossiclorochina, invermectina, vitamine e altri intrugli), è molto forte. Soprattutto credo che attiri l’idea di essere gli unici ad aver capito “cosa c’è dietro” e il non sentirsi pecoroni massificati che seguono le indicazioni della maggioranza.

Il bisogno di magico è forte in queste giornate prenatalizie in cui, con un rito collettivo, vogliamo sconfiggere l’idea di morte che la natura ci presenta. Visto che è buio allestiamo luminarie, c’è il silenzio degli animali e allora facciamo scoppiare i botti, non ci sono frutti e prodotti della natura e noi imbandiamo la tavola di ogni ben di Dio. Desideriamo esorcizzare magicamente l’idea delle brutture della vita con l’immagine mentale della bontà che la tradizione cattolica ci propone.

Credo che la “magia”, intesa nell’accezione che ho cercato di spiegare in questo breve post, sia una cosa molto seria. Troppo seria per lasciarla in mano a persone improvvisate, senza formazione, che non capiscono neppure quali strumenti potenti per l’animo umano stiano utilizzando.

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