Dopo il M5s nella giornata di ieri, oggi sono proseguiti gli incontri tra il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e i partiti della maggioranza per trovare un accordo sulla legge di Bilancio. Dopo la Lega (che non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa al termine dell’incontro) e Forza Italia, è stato il turno del Partito democratico, che in commissione Bilancio ha depositato 865 emendamenti sui 6.290 totali.
Come Forza Italia, anche per dem lunga è la liste delle modifiche richieste alla manovra “a partire dalla scuola”, spiega il capo delegazione dem e ministro del lavoro, Andra Orlando, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio. A dar vita a queste ‘consultazioni’ tra Draghi e i partiti che compongono la maggioranza fu la richiesta del segretario Pd, Enrico letta, di un incontro tra Draghi e i leader di partito. Ma il presidente del Consiglio ha concesso solo incontri separati tra lui e delegazioni formate per ciascuna forza politica dal capo delegazione al governo, più i due capogruppo di Camera e Senato. “Quella era la nostra proposta, si è seguito un metodo che credo abbia la stessa finalità, ovvero provare a definire un minimo comune denominatore”.
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Manovra, Forza Italia finge lo strappo. Bernini: ”Ritirare emendamenti? Vedremo”

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